Il Giro d’Italia in Brianza: quanto vale a Seregno essere Comune-tappa della gara ciclistica?

Il prossimo 21 maggio, che è una domenica, il Comune brianzolo avrà i fari puntati addosso: come città tappa del Giro, le immagini avranno diffusione mondiale e questo si traduce non solo in tanta visibilità ma anche in tursimo e commercio
Seregno. La nostra Brianza sta vivendo un periodo di grande splendore soprattutto grazie allo sport. Dopo la conquista della Serie A dell’AC Monza che ha accesso i riflettori sul capoluogo brianzolo, si è passati al comune di Meda che con la sua Meda Urban Race, in programma il prossimo 23 ottobre (leggi qui) si è tanto parlato del nostro territorio. E non è finita qui. Ieri infatti, martedì 18 ottobre, è stata ufficializzata un’altra grande notizia sportiva: Seregno sarà Comune – tappa del Giro d’Italia!
Eventi che portano al nostro territorio non solo tanta visibilità, ovviamente, ma anche turismo e quindi, di conseguenza, entrate economiche. Giro d’Italia sì, ma anche – passateci il gioco di parole – giro di soldi.
Il Giro d’Italia si ferma in Brianza: riflettori puntati su Seregno
Sono state presentate le tappe del Giro d’Italia 2023, previsto dal 6 al 28 maggio: una gara ciclistica di grande portata che il 21 maggio farà tappa anche a Seregno. Ad ufficializzare la notizia proprio il sindaco Alberto Rossi che ha fatto sapere: “Ringrazio RCS Sport per aver scelto la nostra Città per una tappa importante che da Seregno si snoderà per strade e valli fino a Bergamo. Ancora più bello il fatto che vivremo questo evento storico di domenica, quando sarà possibile vivere una festa ancora più grande, una giornata in cui tutti potranno godersi lo spettacolo, 62 anni dopo la cronometro Seregno-Lecco del 1960”.

Tutto questo, però, come si traduce a livello economico? Secondo quanto riportato da Italiaatavola.net “Si parla di circa 11 milioni di spettatori che seguono le gare lungo il percorso. Di questi, il 25% dorme almeno una notte fuori casa per seguire la corsa. Risultato? Una spesa media di 250 euro per chi pernotta, che scende a 95 euro per chi si sposta in giornata. Una fetta importante dell’indotto lo portano però anche i residenti. La giornata del passaggio del Giro in città è, per tradizione, un momento di festa condivisa. Le strade vengono chiuse in attesa dei corridori e le attività commerciali e della ristorazione organizzano eventi ad hoc”.
Seregno, quindi, avrà sicuramente un gran ritorno d’immagine dato che le riprese tv faranno il giro del mondo, ma anche un introito economico non indifferente soprattutto perché – come ha sottolineato il sindaco – la tappa brianzola cadrà di domenica.
Giro d’Italia, ma quanto vale essere città tappa?
Tanto l’entusiasmo del sindaco Alberto Rossi che, come ha dichiarato: “Attendo questo momento dal 5 luglio”. Ma, a livello economico, quanto vale essere città tappa?
“I Comuni devono infatti investire per poter essere scelti (si parla di cifre tra i 70 e i 200mila euro), ma il risultato è, di fatto, garantito – si legge nell’articolo di Italiaatavola.net – Una città di tappa può contare su un giro d’affari che si aggira tra i 400 e i 600mila euro, spesso oltretutto in un momento dell’anno considerato di bassa stagione”