Gioie e dolori di chi da un anno fa il sindaco, intervista a Simone Gargiulo il primo cittadino di Desio

Si fa presto a dire sindaco, ma com’è davvero guidare un’amministrazione comunale? Dialogo con i candidati sindaci eletti alle Amministrative 2021.
Si fa presto a dire sindaco, ma com’è davvero guidare un’amministrazione comunale? Dialogo con i candidati sindaci eletti alle Amministrative 2021.
Dopo Vimercate e Arcore, ci spostiamo a Desio. Intervista al sindaco Simone Gargiulo, a capo di un coalizione di centrodestra formata da Lega, Fratelli d’Italia e lista civica Per Desio di cui è esponente
Governare la sua città è come se lo aspettava?
Avendo già fatto 5 anni da consigliere comunale ed essendo impegnato da tempo nella politica locale un’idea me l’ero fatta. Questo primo anno è servito per conoscere meglio la macchina burocratica. Il volume di lavoro è molto ampio. Gli assessori dovrebbero essere almeno il doppio e anche i dipendenti comunali dovrebbero essere molti di più, ma non è possibile Servirebbero più risorse.
Quante ore al giorno dedica al comune?
Almeno 12 ore, considerando anche gli eventi serali e quelli del fine settimana. Oltre al lavoro in comune, ci sono gli impegni istituzionali, le riunioni in prefettura,i tavoli di coordinamento con gli altri sindaci, come quello sulla sicurezza o sul disagio giovanile. Stiamo lavorando molto a livello sovracomunale e questo è un aspetto positivo. Con gli altri sindaci cerchiamo di confrontarci su temi comuni, come quello attuale del risparmio energetico, per coordinarci meglio.
Lei ha deciso di tenere delle deleghe importanti, quelle al bilancio, alla viabilità e ai lavori pubblici.
Sì, sono deleghe importanti. Ma quella al bilancio la considero una delega “di giunta” nel senso che è gestita insieme agli altri assessori, perché è un tema trasversale. Lavoriamo molto insieme: facciamo due riunioni di giunta a settimana. Per quanto riguarda i lavori pubblici e viabilità, al momento ci stiamo occupando di cose meno visibili, perché stiamo progettando. La viabilità è una nostra priorità, che però va valutata bene. Non si modifica dall’oggi al domani. Settimana prossima, per esempio, avremo una riunione con i commercianti di via Lampugnani con cui ci confronteremo sui nostri progetti.
Qual è stato il tema su cui si è sentito più in difficoltà?
All’inizio un po’ di ansia e paura per il fatto di non aver mai ricoperto questo ruolo.
Su quale intervento crede di essersi mosso veramente bene?
Nei rapporti personali, con i cittadini. Cerco di essere un sindaco presente e questo viene apprezzato dalla gente. Camminare per la strada, stare in piazza, partecipare agli eventi. Ai cittadini piace. Desio è una città di medie-grandi dimensioni, ma per alcuni aspetti è anche un paese dove tutti si conoscono.
E per quanto riguarda i rapporti con gli assessori? Ci sarà il rimpasto di giunta di cui si vocifera?
Non ci sarà nessun cambio di assessori. Rivedremo, piuttosto, l’assegnazione di alcune deleghe. Per esempio, il mio è un carico pesante, anche se non mi sento in difficoltà.
Quali sono le sembrano le questioni su cui i cittadini sono più esigenti – interessati?
Viabilità, verde, pulizia, sicurezza, ovvero i temi più visibili. Mi dispiace che non si percepisca il lavoro che cè dietro, in comune. Si lavora tanto, tutti. E’ da sfatare il mito del dipendente comunale fannullone.
L’esperienza diretta di amministratore ha modificato le sue intenzioni pre elettoriali e il piano delle priorità?
Le priorità restano quelle che ci siamo dati. Per esempio la viabilità, che non vuol dire fare le cose di fretta e d’urgenza. E la sicurezza, su stiamo lavorando bene. Abbiamo un buon rapporto con polizia locale e carabinieri.
C’è un argomento sul quale le piacerebbe avere l’aiuto dell’opposizione?
L’opposizione sta facendo solo un imbarazzante lavoro di ostruzionismo. Non mi aspetto nulla dalla minoranza: ogni situazione è occasione per attaccare.
Fare il sindaco: cosa ti dà e cosa ti toglie?
Toglie tempo a me e alla mia famiglia, in particolare nel fine settimana, anche se tutto sommato la gestione della vita quotidiana è simile a prima. Mi dà la soddisfazione di riuscire a fare finalmente quello che volevo fare da anni, cioè dare il mio apporto alla città. Mi offre l’occasione di conoscere tante persone e di interagire con le autorità. E’ un ruolo che dà opportunità arricchenti, come quella di essere andato dal Papa.