Monza, il grande affetto per Don Giussani: Duomo stracolmo di gente per il Requiem in suo ricordo

Venerdì 28 ottobre, alle 21, è previsto infine un secondo evento per ricordare la figura di don Giussani: nel teatro del Collegio della Guastalla si terrà l’incontro dal titolo “Ecumenismo oggi: il contributo originale di don Giussani”.
Monza. Una serata di grande musica dedicata a don Giussani, che ha saputo stupire migliaia di persone raccolte in un Duomo di Monza stracolmo. Venerdì 21 ottobre la Basilica di san Giovanni Battista era piena in ogni ordine di fila per il concerto della corale Discanto Vocale Ensemble. Più di 1200 persone hanno assistito in silenzio al Requiem di Mozart in Re minore K 626, eseguito da una formazione composta da 46 coristi, 4 solisti e 31 orchestrali, sotto la direzione del maestro Giorgio Brenna.
L’evento, nato per celebrare il centenario della nascita del sacerdote brianzolo fondatore di Comunione e Liberazione, ha soddisfatto oltre ogni aspettativa gli organizzatori, l’Associazione “La Bellezza Disarmata” – che promuove la presenza di CL in città – e il Centro Culturale Talamoni.

«Eravamo sicuri che proporre un concerto gratuito del Requiem di Mozart sarebbe stato il modo migliore per ricordare Giussani, attraverso la musica classica che tanto amava come strumento per gustare la bellezza più profonda», è il commento di Luigi Guidi, presidente de “La Bellezza Disarmata”.
«Ed eravamo sicuri che la risposta della gente sarebbe stata positiva. Ma davvero è stato un tuffo al cuore vedere il Duomo così pieno, con gente di ogni età e provenienza, monzesi e non, amanti della musica classica e neofiti».
Guidi aggiunge: «L’intera organizzazione del concerto è stata volontaria: dalla disposizione delle sedie sino al servizio d’accoglienza. Prima di aprire le porte del Duomo attendevamo con una certa trepidazione, fin quando ci siamo accorti della marea di gente che c’era fuori in attesa». Le sedie così non sono bastate: tante persone hanno riempito le cappelle laterali e molti hanno seguito il concerto dal fondo, in piedi. «È bello accorgersi che ciò che muoveva Giussani sa richiamare, a distanza di anni dalla sua scomparsa, ancora tante persone, la gran parte delle quali evidentemente non legate all’esperienza di Comunione e Liberazione. Si è visto ciò, anche, dal silenzio perfetto che ha accompagnato l’intera esecuzione del Requiem, un silenzio che abbiamo colto pieno di stupore per quella bellezza in azione e per le domande che essa smuove».
Don Giussani, nel corso della sua attività di educatore e sacerdote, amava scegliere brani di musica classica per accompagnare i giovani a cogliere la presenza di Dio e la bellezza che questa presenza genera. Il Requiem di Mozart era uno dei suoi preferiti: in esso individuava una “sorgente di pietà per ricostruire l’uomo”.

Scriveva, a commento di questa composizione: «In questo mondo incristiano, scristianizzato, l’uomo è senza possibilità di perdono, non sa cosa vuol dire perdono, non sa cosa vuol dire essere perdonato e perciò non può ricostituire se stesso […]. La miseria cristiana è quella che si sente invasa, accerchiata e stretta dal perdono, come un bambino nelle braccia della madre».
PROSSIMO EVENTO
Venerdì 28 ottobre, alle 21, è previsto infine un secondo evento per ricordare la figura di don Giussani: nel teatro del Collegio della Guastalla si terrà l’incontro dal titolo “Ecumenismo oggi: il contributo originale di don Giussani”. L’evento è organizzato anch’esso da “La Bellezza Disarmata” e dal Centro Culturale Talamoni. Dialogheranno don Pierluigi Banna, docente di Patrologia al Seminario di Venegono, e Enrico Maria Sironi, religioso barnabita, docente emerito di teologia ecumenica nella Pontficia Università Urbaniana e nel Pontficio Isttuto Orientale di Roma.