Motoclub Vimercate: annullata la gara di Imola, MC7 corse ai piedi del podio nella classifica finale

Tra gli addetti ai lavori si è formata l’opinione che le cadute siano state causate dagli pneumatici non ancora in temperatura.
Imola. L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola doveva essere il teatro del sesto round del National Trophy, ma le tre bandiere rosse esposte nel corso della gara hanno portato all’annullamento della stessa. Il team diretto da Matteo Colombo si presentava all’appuntamento con l’obiettivo di conquistare almeno il terzo posto nella classifica finale: il distacco di due punti da Riccardo Russo lo rendeva fattibile; il secondo posto di Simone Saltarelli, avanti di venti, in teoria era ancora alla portata di Christian Gamarino mentre la prima posizione di Gabriele Giannini era fuori limite.
Il lavoro del team durante le prove si concentra sulla messa a punto dell’Aprilia per la gara, non ritenendo sia il caso di cercare la prestazione sul giro secco dove sono utilizzate gomme morbide dalla durata di pochissimi giri. Sul circuito, impegnativo sia tecnicamente sia fisicamente, Gamarino ottiene un buon quinto posto con il tempo di 1.50.407: la pole è di Lorenzo Lanzi davanti a Giannini e Salvadori; in seconda fila Russo, Gamarino e Chiarini.
Dopo un lungo briefing è decisa un’ultima modifica all’assetto, senza però la possibilità di verificarne gli effetti; tuttavia l’esperienza maturata durante la stagione rende ragionevolmente sicuri gli uomini del team MC7 Corse.
I piloti escono dalla pit lane e compiono il giro di schieramento, così Christian Gamarino ha l’opportunità di testare l’ultima modifica traendone un’impressione positiva.
Al via, mentre la moto del poleman Lanzi si spegne, fortunatamente evitato da quelli che lo seguono, in testa si piazza Riccardo Russo in lotta con Luca Salvadori, terzo Gamarino insidiato da Giannini. Il lieve distacco tra i due battistrada e gli inseguitori è rapidamente colmato dalla velocissima Aprilia RSW4 di Gamarino che con un giro il 1.49.891 è il più veloce in pista. Alla variante bassa il primo episodio della giornata; Ciacci scivola mentre contemporaneamente Momesso è tamponato da Torrini: moto e piloti restano sull’asfalto rendendo necessaria la bandiera rossa, la prima della gara.
Secondo via con il medesimo schieramento e durata. Mentre Lanzi rientra in pit lane al termine del giro di allineamento, al via Gamarino scatta velocissimo e si porta in testa venendo però superato da Russo nel cambio di direzione. Ma ancora prima di arrivare alla variante Villeneuve, alle sue spalle Salvadori è vittima di un high side venendo investito da Saltarelli: caduto a sua volta è travolto da Chiarini e dalla sua BMW. L’intervento dei soccorsi è preceduto dall’esposizione della seconda bandiera rossa.
La gara è ridotta a otto giri. Gamarino parte nuovamente bene e prende la testa della corsa ma alla variante è il turno di Zinni a cadere a centro gruppo: la sua BMW carambola sulla pista e va ad urtare Ioverno e Morelli che tentavano di evitarla. Il contatto è violento e si sviluppa un incendio che, ovviamente, rende indispensabile la terza bandiera rossa. Come da regolamento la gara è annullata.
Tra gli addetti ai lavori si è formata l’opinione che le cadute siano state causate dagli pneumatici non ancora in temperatura: i warm up lap effettuati ad andatura troppo lenta, i soli ventidue gradi dell’asfalto e una certa irruenza nell’uso del gas hanno probabilmente generato scivolate e high side.
La conseguenza è che la classifica del National Trophy resta immutata, togliendo a Christian Gamarino la possibilità (tutt’altro che remota) di un bel risultato in gara e di salire sul podio della classifica finale.