Nubifragi, esondazioni e terremoti: summit in via Grigna sul Piano di Protezione Civile



Il prefetto Palmisani ha sottolineato più vote la necessità di avere un piano “costantemente aggiornato”.
Meglio averlo, compilato in ogni sua parte, approvato e pronto per essere usato. Stiamo parlando del Piano di Protezione Civile che è stato al centro delle riflessioni dell’incontro svoltosi mercoledì mattina, 5 ottobre, nella sede della Provincia, convocato dalla Prefettura di Monza, e al quale hanno partecipato le amministrazioni brianzole compreso il sindaco del Comune di Monza, Paolo Pilotto.
In considerazione dei nubifragi, delle esondazioni e dei terremoti che stanno martoriando il territorio nazionale, un caso a noi vicino è l’alluvione in valle Canonica della scorsa estate, meglio essere pronti. Il prefetto, Patrizia Palmisani, che ha aperto i lavori, ha sottolineato più vote la necessità di avere un Piano “costantemente aggiornato, anche nei numeri di telefono di riferimento”. I referenti, sindaco in primis, sono infatti i responsabili e una loro assenza, o defezione, potrebbe anche avere dei risvolti penali.
Regione Lombardia, presente all’incontro con il direttore del settore, Roberto Laffi, ha spiegato che sono attivi 24 mila volontari di Protezione Civile e che su 55 Comuni di cui è composta la Provincia brianzola “quattro o cinque non hanno deliberato formalmente Il Piano”. Un numero esiguo, è vero, ma è comunque meglio azzerare del tutto le inadempienze. I Comuni, in particolare, stanno lavorando molto sulla prevenzione e nelle scuole con incontri, giochi di gruppo e proprie lezioni. Quella del 16 ottobre sarà la settimana dedicata alla Protezione Civile e il prefetto Palmisano, oltre ad auspicare la più ampia adesione all’iniziativa, ha caldeggiato la redazione di un vademecum dei comportamenti a rischio.

I Comuni brianzoli sono orientati in questo senso. “Andremo in ogni frazione a presentare il nostro Piano – ha spiegato Emanuele Pozzoli, sindaco di Besana in Brianza -. Il nostro territorio non presenta situazioni a rischio, ma è meglio essere pronti”.
Dal punto di vista idrico, le amministrazioni più a rischio sono quelle attraversate, o che si trovano nelle immediate vicinanze, dei fiumi Seveso, Lambro e Molgora.
Un incontro a parte sarà organizzato per i corsi d’acqua minori, questi però sono i tre fiumi da tenere sotto controllo. “L’amministrazione ha da poco ultimato la pulizia del Lambretto – ha aggiunto il primo cittadino di Monza, Pilotto -. Vogliamo evitare l’accumulo di acqua a ridosso dei ponti”.
La Protezione Civile, intesa come organizzazione, sta diventando dunque sempre più centrale nel lavoro svolto dall’amministrazione comunale. Fabio Ghezzi, consigliere provinciale della Lega e consigliere comunale a Concorezzo ha infatti dichiarato che la Provincia ha messo a disposizione della Protezione Civile la casa cantoniera di Seregno e sta lavorando per fare altrettanto con quella di Desio. Al pari del rischio idrico mercoledì mattina si è anche parlato di rifiuti. “In Provincia esistono circa 200 siti di stoccaggio – ha concluso Beaumont Bortone, vicario del prefetto -. Ogni Comune è tenuto compilare una scheda con tutti i dati richiesti e renderla disponibile in rete”.