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Pedemontana mette in crisi il centrodestra lombardo: scintille tra Lega e FdI

26 ottobre 2022 | 15:46
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Pedemontana mette in crisi il centrodestra lombardo: scintille tra Lega e FdI
Bono e il sindaco di Agrate (Pd) in un incontro ad Arcore su Pedemontana

Il consigliere regionale del Carroccio Monti accusa il sindaco di Arcore di andare a braccetto con ambientalisti oscurantisti. Bono risponde: “la Tratta D è un ecomostro”

Il caso Pedemontana come un cuneo lascia crepe nel centrodestra regionale. Lega e Fratelli d’Italia si stanno scontrando sulla grande opera viaria che sbancherà boschi e campi in Brianza e nel Vimercatese. L’ultima diatriba ha visto un botta e risposta al vetriolo tra il consigliere regionale Andrea Monti del Carroccio e il sindaco di Arcore Maurizio Bono, sostenuto da una maggioranza fortemente caratterizzata da Fratelli d’Italia e dal consigliere regionale meloniano Federico Romani.

ANDREA MONTI (LEGA)

Rivedere il progetto della tratta D Breve? Ipotesi non praticabile”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti risponde al consigliere regionale Federico Romani di FdI, che propone di utilizzare la Tangenziale A51 al posto della tratta D Breve sposando la tesi dei sindaci del Vimercatese (Matteo Baraggia di Aicurzio, Simone Sironi di Agrate, Maurizio Bono di Arcore). “Capisco che Romani, evidentemente in vista delle Regionali, faccia da sponda al sindaco di Arcore che in questi mesi è andato a braccetto con le fazioni più oltranziste e oscurantiste dell’ambientalismo – continua polemico Monti – ma ad entrambi suggerisco di studiare meglio carte e progetti. Scagliarsi contro la tratta D Breve significa, nei numeri e nei dati, boicottare la soluzione più sostenibile rispetto al consumo di suolo e preservazione di aree di pregio”.

MAURIZIO BONO, SINDACO DI ARCORE

A stretto giro di posta la risposta dell’arcorese Bono: “Le cattedrali nel deserto sono inutili, fare le opere sì, ma con intelligenza e confrontandoci e considerando tutti gli interessi, compresi quelli ambientali. Se mi vuole paragonare al sindaco di Piombino (riferimento a Monti, ndr) faccia pure, io vado avanti per la mia strada, su Pedemontana ho promesso massima attenzione e trasparenza e se ci sono soluzioni alternative che possono demolire un ecomostro sono il primo a portarle avanti e andrò a tutti i tavoli per aiutare i colleghi a trovare soluzioni condivise. Da Fratelli d’Italia non ho avuto diktat e comunque non ne prendo da nessuno e me ne vado per la mia strada”.
Secondo Monti quella per il potenziamento della Tangenziale Est (A51) sarebbe un’ipotesi peregrina che non è sul piatto, inutile parlarne, insomma: “oggi le ipotesi in campo rimangono due – dice – la tratta D Lunga, progetto già approvato dal CIPE che arriva fino a Dalmine, oppure la tratta D Breve, che scende ad Agrate collegandosi con l’Autostrada A4. La comparazione tra le due ipotesi progettuali non lascia dubbi rispetto al fatto che la D Breve, scelta dalla Giunta Regionale, sia la migliore rispetto al tema della sostenibilità ambientale”.