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Denunciato per spaccio: nei guai il figlio di un noto industriale brianzolo

31 ottobre 2022 | 08:55
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Denunciato per spaccio: nei guai il figlio di un noto industriale brianzolo
I Carabinieri di Seregno

Nel borsello che aveva a tracolla varie banconote di vario taglio e oltre 15 grammi di hashish suddivisi in vari involucri nonché delle bustine di plastica vuote ma con all’interno dei residui di sostanza resinosa di colore marrone.

Occhi rossi e pupille dilatate, in auto con gli amici immersi in una “nebbia stupefacente”. Nei guai il figlio 18enne di un noto industriale brianzolo. Stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata in compagnia di alcuni compagni di scuola e per rilassarsi, mentre era alla guida della sua auto, aveva preparato uno spinello di hashish.

Sul suo tragitto, però, ha incrociato i Carabinieri della compagnia di Seregno che, durante un posto di controllo, gli hanno intimato l’alt. Al sollevarsi della paletta il 18enne, con il documento di guida conseguito da soli tre mesi, ha accostato e ha atteso l’arrivo dei militari che, una volta abbassato il finestrino, sono stati “investiti” da un fitto fumo biancastro con un inequivocabile odore di droga.

Nonostante i segni dello sballo, il ragazzo avrebbe negato di averne fatto uso e di avere altro fumo con sé. Le sue parole, però, non hanno convinto gli uomini dell’Arma che hanno deciso di perquisirlo. Nel borsello che aveva a tracolla varie banconote di vario taglio e oltre 15 grammi di hashish suddivisi in vari involucri nonché delle bustine di plastica vuote ma con all’interno dei residui di sostanza resinosa di colore marrone.

Alla luce di quanto emerso e, in particolare, degli evidenti indizi a carico del 18enne che convergono in maniera concorde su un’illecita attività di spaccio, militari hanno denunciato il giovane per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti con contestuale ritiro della patente di guida in attesa dell’esito degli accertamenti sanitari volti a comprovare la guida sotto l’effetto di stupefacenti. L’autovettura è invece stata riconsegnata al propri padre del ragazzo, proprietario del mezzo.