Vedano, i residenti lanciano l’allarme per la strada dei litigi: via Podgora

Oggi l’assessore Sforzini in provincia per trovare una soluzione. La questione è urgente.
Vedano. “Prima o poi ci scapperà il morto e la colpa sarà di chi non ha fatto nulla per risolvere il problema di questa strada”. Questa la grave previsione dei residenti che hanno su via Podgora a Vedano, una via vicina alla facoltà di medicina della Bicocca. la querelle ruota intorno al senso unico alternato che regola il traffico della via. Secondo i cittadini la segnaletica presente fa tutto tranne che disciplinare il flusso di macchine. “Da quando è stata aperta la nuova bretellina a febbraio 2022 sono iniziati i problemi” – spiegano Patrizia Toriello e Gianni Tomadin, due vedanesi che abitano nella zona e che esasperati hanno segnalato la questione alla nostra redazione. E noi di MBNews siamo andati a verificare in prima persona cosa accade in via Podgora.
Siamo all’altezza del civico 19 e qui la via si restringe diventando un senso unico alternato. Ad avere la precedenza sono i conducenti diretti verso la rotonda dell’università. Spesso, però, per non dover attendere anche diversi minuti, i veicoli diretti verso il centro di Vedano, che non hanno la precedenza, non si fermano e procedono spediti. Così nelle ore di punta iniziano i problemi, i litigi, le urla e gli improperi.

“Il giardino di casa mia è confinante con la strada. Sento quotidianamente liti tra automobilisti che non conoscono la segnaletica, oppure che nelle ore di punta si stancano di aspettare e iniziano a strombazzare – spiega la residente -. Capita anche, non di rado, che le macchine si incastrino l’una di fronte all’altra e allora si sentono insulti di ogni tipo.”
Rincara la dose Gianni Tomadin che spiega: “Hanno messo questo dosso qualche anno fa, ma la velocità, soprattutto da chi arriva da viale Europa non è diminuita. A volte, quando mi fermo per dare la precedenza, chi c’è dietro mi supera”.
Le richieste dei residenti di via Podgora
Per i residenti sarebbe sufficiente rendere tutta quella via un vero e proprio senso unico. Toriello si è recata in comune: “Prima ho mandato più mail, lamentando i problemi che riscontriamo ogni giorno ma non ho ma ricevuto risposta. Così sono andata di persona, ma la risposta è stata a dir poco deludente.”
I due hanno inoltre affermato: “l’ipotesi, già utilizzata in passato, di posizionare due semafori è stata scartata dal comune per il costo troppo elevato.” Stessa sorte anche per il senso unico, che è stato bocciato per due motivi: “Prima ci hanno detto che il comune ha bisogno di alcune autorizzazioni perché a partire dalla rotonda la via diventa di competenza provinciale e poi se diventasse senso unico il traffico confluirebbe in via Ramazzotti intasando così la via dell’ospedale.”
Tutte risposte verso le quali i residenti hanno già espresso perplessità: “ci sarebbero diverse soluzioni per smaltire il traffico. Ad esempio la via dell’acquedotto, via Europa, è una strada di campagna e il suo impiego potrebbe contribuire a risolvere il problema. Ma anche per quella ci hanno detto che hanno bisogno di autorizzazioni.”
“Infine, l’amministrazione ha chiesto ai residenti di via Podgora 12 di poter acquisire parte del loro terreno in modo tale da rendere la strada a doppio senso – concludono i due –. Se diventasse a doppio senso che fine farebbe il passaggio pedonale utilizzato anche dagli studenti che abbiamo voluto noi?”

La risposta del comune
Pronta la replica della giunta. “Il comune è cosciente della criticità della situazione – spiega l’assessore alla Viabilità di Vedano, Sergio Sforzini, – “ma la soluzione non è semplice. Una volta era un traffico solo locale, ma con l’università è aumentato. Inoltre, le giunte precedenti hanno deciso di restringere la strada per fare un passaggio pedonale e quindi è diventato un senso unico alternato.”
Dall’apertura del sottopasso tra la statale 36 e la provinciale SP6 la situazione si è ulteriormente complicata. Il traffico infatti si riversa sull’unica via che porta a Vedano e che mette in collegamento Monza e Carate.
“Due volte alla settimana percorro via Podgora nell’orario di punta e devo complimentarmi con la maggioranza degli automobilisti perché un’educazione così l’ho vista raramente – aggiunge Sforzini -. Poi c’è chi abusa, e in maniera arrogante fa nascere litigi e insulti, quelli denunciati dai cittadini.”
L’amministrazione di Marco Merlini ha interpellato la Provincia per risolvere il problema con dei semafori e giovedì 20 ottobre alle ore 9.15 ci sarà un incontro per capire come procedere.
“La soluzione dei semafori è al vaglio dell’amministrazione, e al di là del costo stiamo capendo metterli potrà aiutare o porterà solo più confusione” – ha spiegato l’assessore che ha poi chiarito anche la questione dell’eventuale esproprio – “vogliamo percorrere strade differenti da questa modalità. Come idea a noi l’esproprio non piace, ma ci aspettiamo che i cittadini si mettano a disposizione per trovare una soluzione comune. Stiamo lavorando per trovare una intesa che non sia bloccata da aspetti burocratici incomprensibili tra comune, provincia e proprietari per allargare la strada e quindi sacrificare i territori di alcune case. Si tratterebbe di due metri per quaranta, lo spazio necessario per portare la strada al livello del marciapiede” – conclude Sforzini.