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Vigilia di Milan-Monza, Adriano Galliani è protagonista a Dazn Heroes

21 ottobre 2022 | 09:34
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Vigilia di Milan-Monza, Adriano Galliani è protagonista a Dazn Heroes

“Il giorno del Condor” è il racconto, a tratti poetico, della vita da dirigente sportivo, ma soprattutto di appassionato tifoso biancorosso, dell’attuale amministratore delegato del Monza.

Nella vita è un imprenditore, un uomo di potere, un dirigente sportivo. Perfino un politico, eletto nelle fila di Forza Italia al Senato nella scorsa legislatura. Ma da una vita ormai Adriano Galliani, diploma da geometra, è, prima di tutte queste cose, un tifoso a dir poco appassionato del Monza. I colori biancorossi sono letteralmente quelli del suo cuore da quando a cinque anni mise per la prima volta piede in uno stadio.

E oggi, che di anni ne ha 78 e il passo si è inevitabilmente fatto meno spedito e certo, Galliani vive il calcio e le partite della squadra della sua città natale ancora con la stessa emozione fanciullesca.

Quella che, come racconta ne “Il giorno del Condor”, il nuovo contenuto DAZN Heroes sui grandi personaggi del campionato italiano, lo porta a non dormire la sera prima di un match del Monza, a soffrire in tribuna ovunque giochino i biancorossi e ad esultare in quella maniera decisamente scomposta che ha contribuito a renderlo un personaggio sin dai tempi del Milan.

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E proprio i 31 anni da dirigente dei rossoneri, che saranno i prossimi avversati del Monza in campionato sabato 22 ottobre alle ore 18 a San Siro, sono stati inevitabilmente tra gli argomenti affrontati dall’attuale amministratore delegato della società biancorossa nel corso dei 38 minuti del programma disponibile in esclusiva su Dazn.

LE ORIGINI

Il calcio per Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, che ha portato in serie A per la prima volta in 110 anni di storia grazie al patron Silvio Berlusconi, è stata una sorta di malattia sin dalla più tenera età.

“Ero un ragazzino di Monza che aveva capito di non poter giocare a calcio perché era scarso, ma voleva stare nel mondo del calcio – ricorda a “Il giorno del Condor” – non avendo previsto di poter fare l’arbitro, da ragazzino quando mi veniva chiesto “cosa vuoi fare da grande?”, io rispondevo “Il Presidente del Monza”.

“A 10 anni, era il 1954, scappai da una pensione in cui ero con mia madre per andare a vedere in televisione la finale dei Campionati del Mondo tra Germania Ovest e Ungheria – continua nel solco di fatti ormai lontani quasi 70 anni fa – il mio amore per una palla che rotola in campo era sbocciato fortissimo già allora ed è per questo che l’emozione più grande per me non sono state né le vittorie in Europa del Milan né la promozione in serie A del Monza, ma andare a ritirare un premio Uefa con sotto braccio Alfredo Di Stefano, che io giudico il più grande calciatore di tutti i tempi”.

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UN VIAGGIO ANDATA E RITORNO

La mia vita è tutta in Monza-Milan-Monza” sintetizza Galliani da par suo a Dazn Heroes. “Il Monza, però, è la squadra del mio cuore e della mia città – specifica mentre nella puntata lo si vede andare a salutare i giocatori biancorossi al centro sportivo Monzello, scherzare con l’attuale capitano Matteo Pessina, monzese doc e mangiare al tavolo con l’allenatore Raffaele Palladino – la Serie A, certo, è qualcosa di incredibile, ma la mia passione prescinde dal campionato di appartenenza”.

“Quando vedo che Milan, Monza, Napoli, in ordine alfabetico, sono nella stessa lista delle squadre del campionato, ancora non ci credo – continua – il sogno di tutta una vita che si è realizzato”.

Per una persona che tifa da sempre Monza, ma ha fatto la storia soprattutto del Milan e ancora oggi, ammette candidamente, “l’unico giocatore di fronte al quale mi inginocchio è Van Basten, che per me è come la Madonna”, lo scontro diretto di sabato 22 ottobre in campionato sarà un’emozione al limite della resistenza umana.

“Ho fatto yoga mentale in questo periodo per riuscire a non muovere alcun muscolo qualsiasi cosa succeda in campo” afferma Galliani con il tono di chi sa già che difficilmente riuscirà nell’intento durante i 90 minuti di Milan-Monza.

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IL FUTURO DEL CONDOR

La fama dell’attuale amministratore delegato del Monza nel mondo del calcio è legata ai 29 trofei conquistati con il Milan tra il 1986 e il 2017, ai più recenti traguardi storici ottenuti con i biancorossi, ma anche alle sue straordinarie capacità di uomo mercato. Tanto che tra i suoi appellativi più noti c’è quello di Condor, uno dei più grandi uccelli rapaci in grado di volare.

“In realtà ho solo capito che se vuoi vendere, allora devi vendere a inizio mercato e se vuoi comprare, devi comprare nelle ultime ore di mercato – spiega, quasi imbarazzato, Galliani – questo perché, una cosa comune che hanno tutte le società d’Europa, è avere più giocatori di quanti ne abbiano effettivamente bisogno. Un’ora prima della chiusura riesci quindi a portare a casa giocatori che non saresti mai riuscito ad avere prima”.

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E nei suoi cosiddetti “giorni del Condor”, appunto, Galliani di colpi di mercato ne ha messi a segno moltissimi nei quasi cinque decenni da dirigente sportivo. Ma il primo risale addirittura al 1975.

“Allora ero un piccolo imprenditore con la mia società di telecomunicazioni, Elettronica Industriale, di cui poi nel 1979 ho ceduto la metà a Silvio Berlusconi, ma anche dirigente e co-proprietario del Monza – ricorda – il mercato invernale non esisteva ancora, ma a novembre c’era una finestra di una settimana in cui due società di categoria diverse potevano scambiarsi giocatori. Noi prendemmo Ariedo Braida dal Palermo”.

Da quel colpo, che poi fece nascere un’amicizia trasferita anche agli anni nel Milan e ancora oggi fortissima, di acqua sotto i ponti nella vita calcistica dell’attuale amministratore delegato del Monza ne è passata moltissima.

Ma quando, nel finale di DAZN Heroes, gli viene chiesto come immagina la sua fine da dirigente sportivo, aggira la domanda dicendo di trovare affinità con la canzone “I miei capelli bianchi” di Peppino di Capri. E preferisce lanciare un messaggio.

Bisogna avere passione, qualunque attività si faccia – afferma – il calcio è stata la mia grande passione della vita. La passione per il Monza è qualcosa che mi porterò dietro per sempre nella speranza di avere ancora qualche anno per vedere la mia squadra del cuore”.

* Le immagini sono tratte da “Il giorno del Condor” di Dazn Heroes