Medicina generale

A Brugherio lo studio medico con la sala d’attesa in strada (ma solo per le ricette)

Da dopo il Covid, Patrizia Levi, medico di famiglia da 30 anni, passa le ricette ai pazienti dalla finestra dello studio e riserva la sala d'aspetto alle visite.

BRUGHERIO STUDIO MEDICO

In via Turati a Brugherio è frequente imbattersi in un capannello di persone che attendono che la finestra al piano terra si apra e, da dentro, una dottoressa passi la ricetta al paziente. Una situazione curiosa che ha sollevato negli ultimi tempi qualche critica e un certo stupore. “La dottoressa con la sala d’aspetto all’aperto”, si dice in città e anche sui social la notizia è circolata in questi termini. In effetti basta passare in un giorno qualunque per notare la scena “e nella maggior parte dei casi si tratta di anziani che aspettano al freddo, magari con l’ombrello sotto la pioggia”, raccontava oggi un paziente arrivato allo studio della dottoressa Patrizia Levi senza appuntamento: “avevo bisogno di essere visitato ma dopo diversi tentativi telefonici vani mi sono presentato di persona”.

PARLA LA DOTTORESSA

patrizia levi medico brugherio

La realtà a ben guardare, è un po’ diversa, ha spiegato la stessa dottoressa Patrizia Levi che ha accettato di buon grado di chiarire pubblicamente la faccenda raccontando anche le difficoltà che la medicina generale sta vivendo da qualche anno. La professionista, in forze a Brugherio da 30 anni, divide lo studio con due colleghi, “la sala d’aspetto c’è eccome -ha detto- ma misura 20 metri quadrati. Da dopo la pandemia uno spazio simile ci consente di fare accomodare quattro persone. Prendo gli appuntamenti in quest’ottica, perché non possiamo più creare gli assembramenti di un tempo. La soluzione della finestra è riservata esclusivamente al ritiro delle ricette e solo per le persone, per lo più anziani, che non hanno modo di scaricarle via mail per ragioni di età o dimestichezza o altro. Svolgo questa attività in fasce orarie precise, un’ora al mattino e  una al pomeriggio. E in questi momenti non ricevo visite quindi le attese sono brevi”. Poi la dottoressa mostra, coprendone i nomi, le richieste di ricette che le arrivano cartacee in busta dai sui assistiti anziani. In qualche caso si tratta solo di un foglietto con il nome e del tagliandino di cartone ritagliato dalla scatola del farmaco. Messaggi che vengono quotidianamente decifrati (una decina al giorno  in media) e tradotti in una prescrizione che poi la dottoressa consegna, appunto, dalla finestra al piano terra.

brugherio medici base

Falso anche, dice la professionista, “dire che faccio consulti medici alla finestra”, e mostra la chat di whatsapp: una trentina di richieste che vengono evase nell’arco della giornata con telefonate. La professionista, una dei veterani della città per esperienza, ha ormai 2mila pazienti, avendo accettato di innalzare il tetto massimo su richiesta di Ats per sopperire alla ormai grave carenza di medici di medicina generale. Anche per questi numeri, le attese si allungano per le richieste dei pazienti: “la mia regola è evaderle in tre giorni”.

TENSIONI

A Brugherio i pazienti senza medico di base sono arrivati lo scorso anno oltre i 7mila. L’ultimo concorso, chiuso a novembre, avrebbe assegnato tra nuovi dottori alla città, si spera dunque in un miglioramento della situazione. Situazione che, racconta la dottoressa, nei mesi scorsi ha raggiunto anche livelli molto seri per l’esasperazione dlele persone, rimaste prive di un riferimento, “qualcuno è arrivato ad andare in ambulatorio con i carabinieri fuori dalla porta“. Troppa pressione e disorientamento tra pazienti che trascorrevano anche una settimana senza riuscire a mettersi in contatto con il servizio di continuità assistenziale che aveva sostituito i loro dottori andati in pensione.

 

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