Violenza contro le donne, reati in crescita ma i Carabinieri fanno rete: “Non siete sole”

Schiave della paura, le vittime non sempre hanno il coraggio di denunciare. Spesso perchè temono per i figli o per i propri cari, altre volte perché terrorizzate da ritorsioni ancora peggiori.
Su 600 detenuti nel carcere di Monza, 50 sono in cella per reati di maltrattamenti e violenze controllo le donne. Mariti e compagni, per la maggiore, che invece di proteggere le loro metà diventano il loro peggiore incubo. Violenze fisiche e psicologiche, vessazioni, insulti, stalking, revenge porn, atti persecutori: trattate come degli oggetti, il più delle volte perchè scelgono di porre fine ad una relazione già malata.

VIOLENZA CONTRO LE DONNE: “NON SIETE SOLE; NOI POSSIAMO AIUTARVI”
“Non siete sole“: è questo il potente e importante messaggio che l’Arma dei Carabinieri di Monza e Brianza, insieme all’A.N.C. provinciale, hanno lanciato a tutte le vittime nella giornata internazionale contro la violenza di genere.
I dati parlano chiaro, i reati sono in crescita. 90mila casi in tutta Italia. Un bollettino di guerra che troppo spesso culmina in tragedia. “Noi siamo vicini alle donne e il messaggio che vogliamo lanciare forte e chiaro è che non sono sole. Noi possiamo aiutarle. I Carabinieri sono dalla parte delle donne” il messaggio del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Col. Gianfilippo Simoniello.
In Brianza sono 7 i magistrati che lavorano sui casi di codice rosso. “Il trend dei reati è in crescita – ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Monza, Claudio Gittardi – In un anno (giugno 2021/2022) abbiamo registrato + 12% di denunce per stalking, e + 25% per violenza sessuale. Si parla di 600 procedimenti in più. Poi tutti i casi di maltrattamenti”.
“La speranza è di non dover più celebrare questa giornata” ha commentato il Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani. “Tutti insieme stiamo istituendo una grande rete per assistere e proteggere le donne maltrattate“.
Vicinanza e sostegno alle vittime, perchè è fondamentale infondere un messaggio di speranza affinché trovino il coraggio e la forza di denunciare i propri aguzzini che purtroppo, ancora oggi, continuano a rendersi responsabili di crimini inaccettabili.
In questo, il mondo delle Associazioni è sempre presente e prezioso.
“Uscire dalla violenza si può. Le associazioni di Monza e Brianza hanno scelto di collaborare al nostro progetto e a loro va il nostro più sentito ringraziamento” queste le parole del Coordinatore Provinciale dell’A.N.C. Vito Potenza.
“La violenza contro le donne è un tema che riguarda tutte e tutti noi, e si può combattere costruendo una cultura dell’uguaglianza e del rispetto. Proprio attraverso l’incontro, la condivisione e l’approfondimento di tematiche tanto importanti, che la Giornata trova il suo senso più autentico. Trasmettere e costruire relazioni che rifiutino odio e violenze sono tra l’altro un obbligo a cui le istituzioni non possono sottrarsi” – dichiara il Presidente Luca Santambrogio.
LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE
In un unico scatto volti, sguardi e mani che si incrociano. È nella mano del carabiniere che avvolge e sostiene quella della vittima di violenza il messaggio: “NON SEI SOLA. POSSIAMO AIUTARTI CHIAMA il 112 o il 1522”. La Provincia di Monza e della Brianza e i comuni del territorio hanno aderito alla campagna di comunicazione “promossa dal Coordinamento Provinciale di Monza Brianza e dai Carabieri Monza Brianza, lanciata in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne indetta dall’ONU.

In caso di violenze, abusi o stalking è sempre possibile contattare gratuitamente da qualsiasi dispositivo telefonico il numero antiviolenza 1522o il numero nazionale per le emergenze 112, oppure scaricando le due App 1522 e 112 che permettono di chattare in sicurezza con un’operatrice o per parlare con le forze dell’ordine, anche senza telefonare, in modo silenzioso e riservato. Firma la campagna Publistrust Monza e lo scatto il fotografo Michele Ranzani.