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Crisi d’impresa, le opportunità del nuovo Codice nel webinar di Confimi Industria Monza Brianza

14 novembre 2022 | 12:22
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Crisi d’impresa, le opportunità del nuovo Codice nel webinar di Confimi Industria Monza Brianza

La normativa in vigore dal 15 luglio di quest’anno prevede sistemi premiali per l’imprenditore che nella gestione della propria azienda ha seguito criteri virtuosi.

È un cambiamento normativo che presuppone una logica diversa rispetto al passato e apre le porte ad opportunità interessanti anche quando un’impresa si trova in una situazione difficile che può compromettere la propria esistenza. Questa, in estrema sintesi, la ratio del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, entrato in vigore lo scorso 15 luglio in attuazione alla Direttiva UE 2019/1023.

A spiegare le caratteristiche principali della nuova normativa, che si fonda sull’obiettivo di rilevare tempestivamente, quasi in modo automatico, la presenza di uno stato di crisi e quindi consentire di intervenire in maniera efficace, sono stati, in un apposito webinar, l’avvocato Simone Brambilla dello Studio LSC Legal Services & Consulting e il dott. Enrico Bezzi, commercialista socio dello Studio ZL Partners, curatore fallimentare e liquidatore giudiziale su nomina del Tribunale di Milano e Brescia.

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L’appuntamento on line, organizzato da Confimi Industria Monza e Brianza e dallo Studio LSC Legal Services & Consulting, realtà legale con sede a Milano, apre le porte alla possibilità per le aziende iscritte all’associazione imprenditoriale di avere incontri di due ore one to one con professionisti che cercheranno di dare risposte alle loro specifiche esigenze. Il tutto senza costi per una disamina iniziale della situazione dei singoli casi.

LA LOGICA

“Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza sostituisce in pratica la legge fallimentare che era in vigore, con qualche modifica, dal 1942 – spiega l’avvocato Brambilla – il messaggio è quello di considerare l’ambito fallimentare non più come qualcosa da cui stare lontano, ma un’opportunità per le imprese che si trovano in uno stato di crisi”.

“Con la nuova normativa, che è complessa e articolata, si smette di colpevolizzare l’imprenditore per le condizioni difficili in cui versa la sua azienda – aggiunge – anzi, se ha messo in atto una condotta gestionale virtuosa, lo si agevola con un sistema premiale nel tentativo di risalire la china”.

“In sostanza, non si ragiona più in una logica per forza consequenziale di liquidazione e messa in vendita dell’impresa in crisi – specifica il dott. Enrico Bezzi – ma secondo un’impostazione tipicamente americana, si punta a guardare avanti e ad essere tempestivi negli eventi che caratterizzano una crisi d’impresa”.

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LE NOVITA’

Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza valorizza l’imprenditore che ha predisposto ed aggiornato nel tempo piani di risanamento con adeguati assetti societari.

“Un’azienda ben condotta, in base alla normativa entrata in vigore dal 15 luglio di quest’anno, deve avere un adeguato assetto societario ossia rispettare tre criteri in particolare – spiega il dott. Enrico Bezzi – avere un organigramma chiaro che definisca funzioni e deleghe, avere un adeguato assetto amministrativo con regole, preferibilmente, scritte e avere una contabilità aggiornata al massimo a 30 giorni”.

Un lasso temporale all’apparenza così ridotto è quello che viene individuato anche per mettere in atto meccanismi correttivi nel caso in cui i necessari controlli interni accendano spie preoccupanti sullo stato di salute di un’azienda.

Tribunale di MonzaIl Tribunale di Monza

Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che permette alle aziende “virtuose” di accedere ad una serie di agevolazioni e misure premiali emesse dal Tribunale, individua anche una serie di istituti o modalità che hanno la logica di tutelare il patrimonio e il mondo aziendale. Tra i più importanti c’è la composizione negoziata.

“Un meccanismo con il quale l’imprenditore, trovandosi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico finanziario, si rivolge alla Camera di Commercio mediante l’apposito sito web e richiede la nomina di un esperto negoziatore indipendente, iscritto ad un apposito elenco – spiega il commercialista dello Studio ZL Partners – sarà quest’ultimo a dialogare con i creditori dell’impresa in crisi e con gli altri possibili soggetti interessati per trovare le soluzioni migliori per condurre l’impresa verso il risanamento”.

“Tra gli altri istituti previsti dal nuovo Codice ci sono concordati preventivi, piani attestati da presentare alle banche per ottenere finanziamenti, transazioni fiscali che permettono accordi di ristrutturazioni anche con l’Agenzia delle Entrate o enti fiscali” conclude il dott. Enrico Bezzi.