Elezioni regionali sempre più vicine: con la nuova legge al voto già a febbraio

24 novembre 2022 | 09:01
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Elezioni regionali sempre più vicine: con la nuova legge al voto già a febbraio

Intanto le forze politiche sono già in campagna elettorale. Questa settimana la modifica della legge regionale che dà al Presidente la facoltà di indicare il giorno del voto.

Potremmo tornare alle urne già nel mese di febbraio. L’ipotesi che sta circolando nelle ultime ore dice nel weekend 12-13, in concomitanza con il voto del Lazio. Stiamo parlando delle elezioni regionaliin Lombardia, che porteranno al rinnovo della Presidenza, della giunta regionale e del consiglio.

Elezioni regionali, quando si vota?

La finestra di voto sarà tra febbraio e maggio 2023. La facoltà di scegliere la data sarà dell’attuale Presidente Attilio Fontana e non più del Prefetto, grazie alla modifica della legge elettorale regionale avvenuta in questi giorni. Lunedì 21 novembre il Pirellone ha infatti approvato la modifica della Legge con 43 voti a favore e 24 contrari. Come ricostruisce Repubblica, la modifica adegua la Lombardia a tutte le altre regioni: il governatore in carica può indire le elezioni non prima dei 30 giorni precedenti la fine naturale della legislatura e non oltre i 60 giorni successivi o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori. Per la nostra regione questo si traduce in una finestra temporale compresa tra domenica5 febbraio e domenica 7 maggio 2023. L’ultima parola spetta, però, al Ministero dell’Interno, che potrebbe spingere per far coincidere il voto lombardo con quello laziale.

Gli schieramenti

Il dibattito sui nomi alla Presidenza è non solo già iniziato ma ha anche già portato non pochi stravolgimenti tra le formazioni. A smuovere le acque è stata la discesa in campo di Letizia Moratti, oggi volto di Azione e Italia Viva, ieri vicepresidente del leghista Attilio Fontana, il quale tenta il bis sostenuto dal centro-destra. A sinistra correrà Pierfrancesco Majorino, già assessore a Milano oggi eurodeputato, che verrà sostenuto da PD, Verdi e Sinistra Italiana. Silenzio dal Movimento 5 Stelle, che probabilmente o correrà con un proprio nome o alla fine deciderà di confluire sul candidato dem. Secondo alcuni sondaggi questa seconda ipotesi potrebbe portare ad una storica vittoria del centro-sinistra in Lombardia, che negli ultimi 3 decenni ha sempre seduto all’opposizione.