Fra le attività storiche c’è la libreria di Lissone “Il Libro è”. L’intervista



“Il libro è…” di Lissone premiata come attività storica dopo 48 anni di lavoro, abbiamo intervistato la titolare per scoprire il segreto di tale longevità.
Lissone. Negozi, locali, botteghe artigiane, sono 26 le attività nella provincia di Monza e Brianzache hanno ottenuto il riconoscimento di Attività Storica dalla Regione Lombardia la scorsa settimana presso la Sala Colonne di Palazzo Giureconsulti di Milano. Ad accumunarle l’aver svolto la propria attività senza interruzioni per più di quarant’anni. Tra queste anche una libreria, “Il Libro è…”, che dal 1974 dispensa cultura ai lettori di Lissone e non solo. Nata, come ci ha raccontato la stessa titolare “per volontà di mio zio Giancarlo, voracissimo lettore, stufo di doversi recare a Monza o addirittura a Milano per acquistare i volumi” e cresciuta nel tempo fino ad occupare l’attuale sede nel centro cittadino. Alla luce di ciò ci siamo chiesti, e abbiamo chiesto a Valentina Chierici, che ormai da più di vent’anni guida l’attività di famiglia, quale potesse essere il segreto vincente per portare avanti così a lungo, e con successo, un’attività culturale fuori dai circuiti delle grandi città e in un paese come l’Italia spesso tacciato di non leggere a sufficienza.
Galeotto fu Il libro è…
Quella de “Il libro è…” non è una storia comune, infatti la libreria, da sempre gestita a livello famigliare, nasce nel 1974, per amore dei libri e per volontà di Giancarlo Grilli, a lavorarci inizialmente lui e la storica commessa, Graziella, ad aiutarli saltuariamente la sorella di lui, Lilli recandosi talvolta a ritirare le novità e gli ordini. E sarà proprio presso il distributore Bookcenter di Milano che la stessa incontrerà Spartaco con cui, solo due anni dopo, convolerà a nozze. Dal loro amore nasceranno Valentina, attuale titolare, e tante, tantissime letture.
L’intervista alla libraia

Ciao Valentina, il libro sappiamo tutti essere una merce diversa, ma qual è il trucco per durare così a lungo e prosperare in un settore così difficile?
La nostra forza penso che sia una buona gestione dell’attività, e di questo devo senz’altro dire grazie a mio padre, che ha fatto il libraio tantissimi anni divenendo uno straordinario commerciante di questa merce così preziosa, che mi ha trasmesso un sacco di insegnamenti di cui fare tesoro. Ancora di più a fare la differenza è l’ottimo rapporto con i nostri clienti, questo per me è davvero importante, perché la libreria, a differenza di molte altre attività non è solo un luogo dove vendi una merce ma un’emozione. Un luogo dove spesso in un romanzo o in un saggio le persone cercano una risposta, del conforto, un attimo solo per loro.
Sembri tenerci molto al rapporto con i tuoi clienti.
Assolutamente, con alcuni in particolar modo si è creata una vera e propria amicizia, potrei raccontare decine di aneddoti, da quello che ci porta i cioccolatini per darci la carica durante il tour de force natalizio, quando il lavoro aumenta, a quello che ogni volta che fa i biscotti ne tiene un po’ per noi. Ad esempio una nostra cliente da ogni viaggio ci porta un pensierino per la libreria, altri ci hanno tenuto ad invitarci a condividere la gioia dei loro eventi privati come compleanni e anniversari. In tutti questi anni abbiamo visto famiglie venire con i bambini e ora sono quei bambini, ormai adulti, a portare i loro figli a scegliere i libri.
Insomma libreria come un luogo vivo e di incontro, d’altronde essere una attività storica vuol dire anche questo diventare testimoni della vita del territorio, cosa significa per voi questo riconoscimento?
Per noi essere un’attività storica è senz’altro un titolo di cui vantarsi perché l’editoria libraria è da sempre un settore in cui si fa molta fatica, ma sono felice di sapere che nonostante in Italia si dica sempre che si legge sempre poco, dopo tutto questo tempo i lettori continuino a sceglierci, il che vuol dire che il nostro lavoro lo facciamo bene. Certo ogni cosa è migliorabile, ma proprio l’essere stati cauti in certe decisioni, senza mai fare il passo più lungo della gamba, ci ha aiutato a non perdere la strada, noi siamo sempre rimasti fedeli a noi stessi, certo questo non ti permette di competere con le grandi librerie di catena o i colossi online ma credo anche che l’essere un’attività famigliare possa essere proprio il nostro valore aggiunto nell’offrire un servizio più accurato e personalizzato ai lettori.
Essere sé stessi premia, infatti non è la prima volta che succede giusto?
No, infatti, siamo anche entrati in una lista, stilata dal governo, delle librerie di qualità, abbiamo dovuto rispondere ad un lungo questionario sulle caratteristiche della nostra attività e stilare una lista di cose a partire dal perché facessimo i librai, e tante altre piccole cose poi messe al vaglio da una giuria e quest’anno ci è arrivato finalmente il titolo di “Libreria di qualità”. Inoltre nel 2019, poco prima della pandemia, siamo stati inseriti dall’editore Clichy nella loro “Guida tascabile delle librerie italiane viventi”
A proposito di pandemia, durante la prima ondata, mentre molte attività chiudevano, le librerie si sono trovate a dover fornire ristoro e intrattenimento agli italiani rinchiusi in casa, come è cambiato il vostro lavoro in quelle settimane, ti va di raccontarci come è andata?
Sono sincera non ci saremmo aspettati tutte queste richieste, nella tragedia della pandemia gli italiani si sono riscoperti lettori. Ci hanno scritto in tantissimi, chiedendoci qualche consiglio sulle letture che poi ci siamo occupati di recapitare loro a domicilio, o meglio mi sono occupata, dato che non ci si poteva muovere più di una persona alla volta. Ogni mattina leggevo le decine di messaggi che mi arrivavano, mandavo ai clienti le foto di ciò che ritenevo più adatto e una volta scelto il libro prediletto, impacchettavo il tutto e partivo per le consegne zona per zona in tutta la città. Abbiamo cercato di accontentare tutti, ad esempio ad ogni famiglia con i bambini abbiamo portato in omaggio una lettura per i più piccoli per evitare la noia e scoprire e coltivare la lettura.