Kel 12, tra i soci MBCircle, è la prima B Corp nel settore del turismo in Italia

Da quarant’anni il tour operator guidato da Gianluca Rubino è leader nel settore dei viaggi d’eccellenza. Due i pilastri su cui si fonda l’eccellenza dei viaggi di Kel 12: sostenibilità e la presenza costante di un esperto al seguito del gruppo. Caratteristiche uniche l’hanno reso global sales per National Geographic in Europa.
Prende il via da oggi una carrellata di interviste ai soci di MBCircle, per conoscere da vicino i volti e le storie delle (prime) quattordici eccellenze imprenditoriali del nostro territorio. Si inizia con il tour operator Kel 12, che solo poche settimane fa ha conseguito la prestigiosa certificazione B Corp.
La prima B Corp nel settore del turismo in Italia. Kel 12, tour operator da quarant’anni, eccellenza nel mondo dei viaggi culturali e spedizioni, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento entrando a far parte di una ristretta cerchia di realtà imprenditoriali italiane (duecento soltanto) che operano nel nostro Pese.

Kel 12 è B Corp
La certificazione B Corp rappresenta un tipo di impresa capace di creare benefici per tutti gli stakeholder e non solo per gli azionisti. Si tratta di aziende che soddisfano i più alti standard di prestazioni sociali e ambientali verificate ma anche trasparenza pubblica e responsabilità legale per bilanciare profitto e scopo.
“Solo il 3% delle imprese che intraprendono il percorso per ottenere la B Corp raggiunge l’obiettivo. Noi abbiamo completato il percorso in due anni”, racconta Gianluca Rubino Ceo di Kel 12 e vicepresidente di MBCircle. Eccellenze e valori oggi riconosciuti che Kel 12 ha da sempre praticato fin dall’esordio del marchio, seguendo il motto: “Non lasciare impronte nel mondo”.
Sostenibilità che non significa solo ambientalismo di facciata ma che si ritrova, per esempio, nella scelta rigoroso dei fornitori locali, nel fornire servizi ai viaggiatori che rilascino reddito là dove vengono proposti o nel sostegno a imprese che tutelino i lavoratori. “Per noi diventare una B Corp ha significato portare tutto il lavoro che abbiamo già fatto in questi anni a un livello superiore per garantire il rispetto dei più alti standard aziendali responsabili”, spiegano dall’azienda.
La dodicesima tribù
Quella di Kel 12 è una filosofia particolare, estremamente organizzata e immersiva di viaggio. Un’idea che nasce nel deserto del Sahara dove vivono le leggendarie Kel, le tribù dei tuareg. Si dice siano undici in tutto. Ed è dalle sabbie del deserto che è nato il progetto di Kel 12, la dodicesima tribù. Era il 1978. Una storia pionieristica che in quattro decenni è riuscita a creare itinerari in tutto il mondo, ad aprire vie e sentieri che oggi sono comuni ma che allora erano assolute novità.

La ricerca di viaggi fuori dal comune è sempre (e ancora oggi) stata la cifra di Kel 12 che fonda la particolarità unica delle sue proposte di viaggio su due pilastri: la sostenibilità e la presenza in ogni tour di un esperto.
Sessanta esperti sempre al seguito
“Con noi collaborano sessanta esperti accreditati: antropologi, archeologi, naturalisti, geologi, scrittori, professori universitari – racconta Rubino -. Partono dall’aeroporto con il gruppo di viaggiatori e seguono il tour”. Un valore aggiunto che piace ai viaggiatori che spesso scelgono la meta del prossimo itinerario seguendo l’esperto conosciuto in precedenza.

Con Kel 12 si viaggia in piccoli gruppi di dieci al massimo dodici persone, “una dimensione di intimità che crea subito legami di amicizia tra i viaggiatori”, confermano gli esperti. Giusto per snocciolare altri dati: il 65% dei viaggiatori è donna, tra i 56 e i 60 anni. “Sono persone abituate a viaggiare, curiose di mete fuori dai tragitti tradizionali. Viaggiatori capaci di adattarsi alle diverse condizioni se il viaggio lo richiede, in grado di passare dall’albergo a cinque stelle alla tenda nel deserto”, aggiunge Rubino.
Oltre quattrocento itinerari nel mondo
Sono più di ottanta i Paesi compresi nei pacchetti di Kel 12, oltre quattrocento gli itinerari. Tra i best seller: Algeria ed Egitto, Namibia, Islanda, Uganda e Ruanda, India (con venticinque itinerari), Giappone, Patagonia, Antartide, Australia.

Una delle mete più iconiche, già sold out da un anno per le vacanze invernali, è l’Egitto, con la crociera sul Nilo a bordo della dahabeya, imbarcazione tipica a vela. Solo Kel 12 tra i tour operator inserisce la tomba di Nefertari nel pacchetto, con la visita alla dimora eterna della più importante regina d’Egitto.
L’attenzione alla sostenibilità
La sostenibilità dei viaggi è un’altra cifra delle proposte Kel 12 con interventi concreti come l’utilizzo esclusivamente di auto elettriche in Botswana o l’incontro con le comunità locali o i progetti di conservazione dei villaggi sull’Himalaya e il programma plastic free che consente di risparmiare per ogni gruppo di viaggio più di 250 bottigliette di plastica.
Tra le tappe fondamentali della storia di Kel 12 c’è il connubio con National Geographic che ha scelto proprio Kel 12 come primo rappresentante in Europa tra i tour operator, nel 2016. E poi l’acquisizione di un altro marchio storico tra i viaggiatori: I Viaggi di Maurizio Levi, rilevato da Kel 12 durante la pandemia.