L’associazione siciliana Trinacria Oggi debutta con due giorni di sport e festa a Brugherio

Dimostrazione e gare di judo, street food e folcklore, il 12 e 13 novembre alla scuola Kennedy.
Tradizione, cucina, sport, solidarietà. Si propone attività ad ampio raggio l’associazione Trinacria Oggi, al suo debutto in società con un evento a Brugherio, dopo essere s tata frenata a lungo per via dell’emergenza sanitaria. Con sede a Monza, il sodalizio è stato fondato da un gruppo di persone che in comune hanno innanzitutto le origini: sono siciliane. E poi amano la loro terra e desiderano farla conoscere al di là dei vecchi clichè, “perché la Sicilia sta attraversando profondi e importanti cambiamenti soprattutto in ambito culturale, agroalimentare, artistico; ci sono cose interessantissime da scoprire e in molti casi coinvolgono i giovani”, dice con orgoglio il fondatore Rosario Montalbano, ex assessore all’Istruzione a Monza. Affianca come tesoriere il presidente Salvatore Di Caro, e invita tutti a partecipare alla manifestazione in agenda per il 12 e 13 novembre alla scuola Kennedy di Brugherio, in via Kennedy.
L’EVENTO
Si tratta di una due giorni di festa che ruota intorno a dimostrazioni e gare di judo con il Judo Club Brugherio e la Scuola Judo Monza. In programma anche street food, spettacoli folkloristici, balli e musica. Orari: sabato dalle 14 alle 23 e domenica dalle 8 alle 23. Il ricavato andrà a due progetti solidali di Help 3 e Comitato Maria Letizia Verga. L’idea è un po’ quella di offrire a famiglie e cittadini uno spettacolo, l’occasione di incontrarsi e magari di mangiare e bere qualcosa sul posto per trascorrere il fine settimana in modo diverso contribuendo contemporaneamente alle buone cause.
IL FUTURO
“Si tratta di un primo evento -ha spiegato Montalbano – ma l’idea è quella di proporre un calendario di manifestazioni che, tenendo sempre presente lo scopo della promozione sociale e culturale, parlino di Sicilia. A partire dalla cultura e dalle meraviglie gastronomiche della nostra terra d’origine”.
La chiave sembra essere quella dell’ “aggiornamento” dell’immaginario collettivo sulla Sicilia. Carichi di entusiasmo, gli associati si preparano a far conoscere la tradizione ma anche i progetti più moderni dell’isola italiana. “Non tutti sanno – ha raccontato Montalbano – che per esempio nella zona di Agrigento c’è un presidio slowfood sul latte e formaggi con latte di capra girgentana. Ad allevare questa specie importata 2mila anni fa dalla Grecia in Sicilia è un gruppo di giovani”. Ma ci sono anche i progetti di viticoltura e nuovi musei interattivi che guardano alla modernità. Il materiale, insomma, non manca.