Letizia Moratti guarda al centrosinistra? I commenti del Pd brianzolo

3 novembre 2022 | 16:42
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Letizia Moratti guarda al centrosinistra? I commenti del Pd brianzolo
Letizia Moratti

In ottica di elezioni regionali, cosa ne pensa il centro sinistra brianzolo davanti ad una ipotesi Moratti come candidato? 

“La Dottoressa Letizia Moratti in ottica di elezioni si sta spostando verso il centro sinistra, è giusto che ci sia chiarezza. Leggo toni entusiastici dal centro sinistra, credo possa essere il loro futuro candidato. Mi lascia perplesso che in un anno e mezzo non sia mai uscita una sua contestazione sulle scelte prese in giunta, sempre deciso tutto con grande coralità. Evidentemente se le era tutte per sè”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ha commentato le dimissioni di Letizia Moratti quale suo vice. Ne prendo atto e ha già sostituito la posizione dell’assessore alla Sanità con Guido Bertolaso, “vero responsabile della campagna vaccinale” ha aggiunto Fontana.

Ma in ottica di elezioni regionali cosa ne pensa il centro sinistra brianzolo davanti ad un’ipotesi Moratti come candidato?

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Lo abbiamo chiesto a Roberto Scanagatti, ex sindaco di Monza, figura storica dei dem in Brianza: “Mi pare fuori luogo solo ipotizzarlo. Per il cento sinistra, e per il Partito Democratico in particolare, soprattutto dopo ultimo esito elettorale, è arrivato il momento di scegliere da che parte stare. E’ necessario ripartire dai temi del lavoro e della sua tutela. Nel passato, per eccessiva generosità, il PD ha pensato al sostegno dei vari governi mettendo da parte i suoi tratti identitari. Letizia Moratti, proprio per il suo trascorso politico, è molto distante. Fa bene Fontana a dire che l’ex vice presidente di Regione guarda ad un altro schieramento, così trova una motivazione di tipo politico. Io, però, non penso sia solo per quello: Letizia Moratti ha certamente l’ambizione di potersi candidare, ma ha anche voluto prendere le distanze dalle scelte di questo governo regionale”.

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“Moratti è un volto storico del centro destra, ha incarnato l’ultima esperienza di governo del centro destra della città di Milano ed è stata il Ministro che tra l’altro ha contribuito ad affossare la scuola italiana. Per cui è un autorevole candidato per il centro destra. La sua critica, benché tardiva, è la misura del punto a cui è arrivata la crisi della capacità della destra in Lombardia di occuparsi dei problemi dei cittadini invece che dei propri interessi di potere. Sanità, trasporti, sostegno alle imprese, il governo della Lombardia è un disastro e serve una alleanza larga di tutta l’opposizione, non solo politica, ma dei cittadini, delle associazioni, delle imprese: questo deve essere il volto del civismo sociale che deve battere le destre alle prossime regionali” il duro commento del vimercatese, Roberto Rampi.

Marco Lamperti

Della stessa idea anche Marco Lamperti, Assessore all’urbanistica del comune di Monza. “Il centro destra è in crisi visto che lo stesso vice presidente dimissionario di Regione Lombardia dice che questo governo non risponde più alle esigenze dei cittadini a mio avviso da tempo, basti vedere la crisi pandemica e la riforma sanitaria, il centro sinistra può pensare di proporre un modello alternativo dopo quasi 30 anni. Ma un centro sinistra con una identità chiara e definitiva mantenendo tutte le promesse. E’ ovvio che la sua figura è sbagliata, non è una questione alla persona ma alla sua storia politica. Non sarebbe credibile: ricordo tutta una serie di manifestazioni contro il suo modello a Milano quando era sindaco. Mi auguro che il PD abbia delle decisioni decisamente più autorevoli e autoritarie. Bisogna invece approfittare di questa frattura e, con una agenda identitaria chiara, possiamo vincere le elezioni in Lombardia”.

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Non è un’ipotesi sul campo. Non è che se uno rompe con la destra diventa automaticamente il riferimento del Pd. Il fatto politico di cui parlare è un altro: Lega, FdI e Forza Italia sono sempre più divisi e questa rottura tra Fontana e Moratti (che solo un anno fa veniva portata in palmo di mano come la salvatrice della sanità lombarda e ora s’è dimessa in polemica con la giunta e con le scelte del governo Meloni in materia di sanità) è l’ennesimo episodio di una serie che va avanti da troppo tempo, a discapito dei lombardi. Avremmo bisogno invece di una Regione che si occupa della sanità di territorio, a partire dai servizi delle case di comunità ad esempio; qui in Brianza avremmo bisogno di una Regione che rimetta in discussione l’infausto progetto di Pedemontana, che tante critiche solleva anche nel centrodestra. Il PD lavora per offrire alla Lombardia un’alternativa, che metta al centro la sanità pubblica, la buona e stabile occupazione, lo sviluppo sostenibile. Si parte da chi amministra con noi in tante città, è all’opposizione in regione e vuole aprire una pagina nuova e diversa” ha dichiarato Pietro Virtuani, Segretario Provinciale del Partito Democratico.