Monza, il concerto metal del Foa Boccaccio è ai raggi x del “Decreto rave”

L’evento è fissato per il 13 novembre al centro sociale di via Timavo. Valutazioni in corso in Questura.
All’indomani delle nuove disposizioni su rave e grandi eventi non autorizzati, fa parlare a Monza il concerto metal previsto per il 13 novembre, dalle ore 17, presso il centro sociale Foa Boccaccio di via Timavo con il titolo “Wasteland Brianza Metal Massacre”.
Gli organizzatori hanno lanciato la locandina attraverso i social e la notizia si è diffusa rapidamente. Soprattutto tra i residenti per i quali già da tempo la presenza del centro sociale su un’area non autorizzata costituisce un grosso disagio. Ma questa volta, la manifestazione in programma finisce sotto la lente di ingrandimento non solo per il disturbo del vicinato che si teme possa causare, ma anche per il Decreto del 31 ottobre 2022, ormai noto come il decreto dei rave party. La normativa è così recente che i precedenti applicativi sono casi isolati e l’esperienza delle istituzioni quasi inesistente.
STATO DEI FATTI
L’obiettivo di questi giorni è proprio quello di inquadrare l’evento di via Timavo e stabilire se rientri o meno nella fattispecie vietata dalla normativa del Governo Meloni. La Questura è al corrente dell’appuntamento e in corso ci sono le valutazioni del caso. Fanno sapere che c’è attenzione e che la linea d’azione dipenderà dallo svolgersi dei fatti.
Se alcuni elementi del concerto metal rientrano senza dubbio tra quelli che la normativa vieta (a partire dall’occupazione abusiva e dal numero degli spettatori, se, com’è plausibile, supererà i 50), altri criteri potrebbero non configurarsi e quindi escludere l’appuntamento del Foa Boccaccio dalla categoria di rave e affini.

IL CASO
Sul centro sociale di via Timavo, comunque, sono già state fatte dalla Questura segnalazioni all’autorità giudiziaria legate all’occupazione non autorizzata dello stabile dismesso e dell’area. Qui il centro sociale si è trasferito dopo essere stato allontanato dalla vicina via Rosmini. Tra le iniziative non solo eventi ricreativi ma anche appuntamenti culturali e sociali, come tavoli tematici sulla crisi energetica, incontri sull’autoproduzione contadina o sulla scuola. Alla base, in molti di questi casi, la contestazione del sistema.
Per il momento nessuna voce si è levata dal Comune di Monza che tuttavia al caso ha provato a dedicare attenzione. L’assessore alla sicurezza Ambrogio Moccia ha incontrato qualche mese fa un gruppo di residenti, per prendere coscienza dell’entità del problema che sta alimentando forti tensioni tra abitanti del quartiere e frequentatori del centro sociale. I monzesi hanno riferito di rumori, vandalismi, consumo non controllato di bevande e alimenti, sospetta presenza di stupefacenti, sporcizia e, ovviamente, occupazione abusiva dello stabile.