Abusi sessuali sulle figlie adolescenti dell’amante: anziano in carcere

Indagato per abusi sessuali su due sorelle preadolescenti, figlie della propria amante, commessi tra gli anni 2015 e 2020.
Indagato per abusi sessuali su due sorelle minorenni, figlie della propria amante, commessi tra gli anni 2015 e 2020. Con questa pesantissima accusa, ieri mattina, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 70enne italiano, residente nella provincia monzese. Sul cellulare dell’anziano una galleria degli orrori: video a sfondo sessuale e richieste alla madre di far vedere i filmati pornografici alle due ragazzine.
LA CONFESSIONE AD UN MEDICO DEL SAN GERARDO
Le indagini sono scattate nell’estate 2019 quando una delle due minorenni, durante un ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza, avrebbe confessato in lacrime al proprio medico di aver vissuto l’orrore: “Ho un peso che mi porto dietro, una cosa vergognosa e grave che non ho mai detto a nessuno” si sarebbe sfogata tra le lacrime. La giovanissima, nei successivi colloqui con il dottore, ha raccontato di un abuso sessuale subito all’età di 11 anni da un uomo che frequentava la sua casa. La violenza sarebbe avvenuta nell’abitazione delle ragazze ed avrebbe coinvolto anche l’altra sorella, anche lei preadolescente.
VIDEO E FOTO PORNOGRAFICI: LA MADRE DELLE RAGAZZINE FACEVA DA TRAMITE
La Procura della Repubblica di Monza, messa al corrente dei fatti dal personale medico, ha avviato le indagini ascoltando le due bambine. “Una di loro avrebbe confermato il suo racconto ai medici, descrivendo la violenza subita, aggiungendo che l’uomo le aveva promesso dei regali e le aveva inviato anche dei video in cui lui si masturbava, chiedendole in cambio delle fotografie. La ragazza ha poi aggiunto di non aver informato i propri genitori delle violenze subite e di aver cercato rifugio nella droga per alleviare la propria sofferenza, pensando addirittura al suicidio. La seconda ragazza, con grande sforzo e controllando le proprie emozioni ha cercato di negare gli abusi subiti. Le indagini accerteranno poi se che anche la seconda adolescente era stata vittima di violenze sessuali” spiegano gli inquirenti.
“La madre delle due ragazze non solo non ha supportato le proprie figlie, ma ha cercato di indurre una delle due, la più decisa nel denunciare gli abusi subiti, a ritrattare le proprie accuse, dicendole che le avrebbe giovato e promettendole un regalo”.
La Procura della Repubblica di Monza ha, quindi, delegato il prosieguo delle indagini alla Squadra Mobile per giungere all’identificazione dell’uomo. Una volta giunti all’identità dell’indagato, la polizia ha dato corso ad un decreto di perquisizione della sua abitazione, sequestrando i dispositivi informatici in suo possesso. Tra i dati memorizzati nei devices sequestrati al 70enne sono state rinvenute tracce inequivocabili della frequentazione delle due ragazze e delle attenzioni sessuali che lui rivolgeva loro.
Lo sconcerto degli inquirenti davanti allo schermo dell’anziano: video pornografici che l’uomo ha inviato alla madre delle ragazze accompagnato da un messaggio in cui chiedeva alla donna di farlo vedere ad una delle due ragazze. E ancormessaggi a fini sessuali spediti direttamente alle ragazze, ed altre volte tramite la loro mamma, che si sarebbe prestata a far da collegamento tra il compagno e le figlie.
PER IL GIP: “IN CARCERE, POTREBBE RICOMETTERE IL REATO”
La Procura della Repubblica di Monza, valutato le esaustive indagini svolte dalla Squadra Mobile ha richiesto per l’uomo al Giudice per le Indagini Preliminari la misura della custodia cautelare in carcere. “Il G.I.P., oltre a condividere il risultato delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica e dalla Squadra Mobile, ha ravvisato il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato; per tale motivo, il G.I.P. ha disposto per l’indagato l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, misura eseguita nella mattinata odierna dalla Squadra Mobile”.