Spacciatore crivellato nel bosco della droga: 2 arresti per omicidio

12 novembre 2022 | 12:10
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Spacciatore crivellato nel bosco della droga: 2 arresti per omicidio
Indagini dei Carabinieri della Compagnia di Legnano

Tragedia nel bosco della droga a Rescaldina. Il giallo sul delitto, consumatosi lo scorso 2 aprile, è arrivato ad una clamorosa svolta.

Tragedia nel bosco della droga a Rescaldina. Il giallo sul delitto, consumatosi lo scorso 2 aprile, è arrivato ad una clamorosa svolta. Alle prime luci dell’alba dell’11 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio, due uomini, 20enni di nazionalità marocchina, ritenuti responsabili dell’omicidio di un 25enne spacciatore loro connazionale.

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LE INDAGINI: LA SVOLTA GRAZIE ALLA FIDANZATA DELLA VITTIMA

Le indagini hanno avuto origine dal rinvenimento, ad opera dei Carabinieri di Legnano, del cadavere di un uomo, non identificato e privo di documenti, raggiunto mortalmente dai colpi di un’arma da fuoco nell’area boschiva notoriamente frequentata da pusher e tossicodipendenti. Dal confronto del volto della vittima con le foto presenti nella banca dati delle forze di polizia, i militari sono risaliti alla sua identità, confermata nei giorni successivi dalla sua fidanzata. E sarebbe stata proprio a dare le primissime chiavi di lettura sulla causa dell’omicidio legandola comunque alla guerra in atto tra bande rivali per la conquista delle piazze di spaccio all’interno del bosco del Rugareto.

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SPACCIATORE CRIVELLATO NEL BOSCO

“Le successive attività investigative, svolte sia mediante intercettazioni telefoniche e telematiche che tramite l’escussione di testimoni, hanno poi consentito di individuare ed identificare i presunti autori dell’omicidio, tutti irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora. Di fatto quel pomeriggio il gruppo di aggressori armati di pistole e fucili, aveva fatto irruzione all’interno del bosco ed aveva assalito i rivali, che, avvertiti dal palo, stavano tentando di fuggire venendo comunque raggiunti da numerosi colpi di arma da fuoco. La vittima è stata colpita mortalmente alla testa ed un 27enne è stato ferito di striscio alla testa ed alla gamba. Al termine dell’azione di fuoco, sono rimasti sul terreno innumerevoli bossoli di diversi calibri tra cui alcuni utilizzati per carabine di precisione e fucili mitragliatori” spiegano gli inquirenti.

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CLIENTI TOSSICODIPENDENTI COME “PALO”

L’indagine, estremamente complessa fin dall’esordio, dovendo identificare un cadavere senza avere riferimenti o traccia del suo passaggio nel territorio italiano, è stata resa difficoltosa proprio dallo status di clandestini di tutti i soggetti protagonisti della vicenda. Stessa difficoltà si è ripresentata nella fase della localizzazione dei catturandi, che hanno trascorso gran parte del loro tempo all’interno del bosco a presidio dell’area di spaccio ed a custodia della droga, delle armi e del denaro. Nei rari momenti in cui si allontanavano, adottavano diverse precauzioni avvalendosi da una fitta rete di fiancheggiatori connazionali e di clienti tossicodipendenti che si prestavano a qualsiasi tipo di servizio in cambio di una dose. Inoltre si appoggiavano in case di fortuna con contratti intestati a prestanome, utilizzavano cellulari con utenze fittizie e mezzi di trasporto a noleggio intestati a clienti.

Gli arrestati sono stati consegnati al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.