Hq Monza, sì a Pedemontana ma deve passare in una galleria sotterranea

Il progetto di Pedemontana è vecchio e va modificato: così il comitato Hq Monza.
Il progetto di Pedemontana è vecchio e va modificato: così il comitato Hq Monza. Le carte anni ’70, per l’associazione, andrebbero svecchiate. L’idea? Realizzare una galleria sotterranea per renderlo moderno e compatibile con l’ambiente. “Si ripetono in questi mesi i “no” di diverse amministrazioni locali e associazioni alla realizzazione di Pedemontana. Pensiamo che, così rigide, queste siano prese di posizione miopi e dannose per la Brianza. Quella autostrada serve eccome, e invitiamo i sindaci del territorio a non chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Certo andrebbe costruita in modo diverso, più moderno e rispettoso dell’ambiente, modificando radicalmente il vecchio progetto e le varianti che da esso derivano, come diciamo ormai da anni” spiega il gruppo di cittadini.
“Ci sono in Brianza più di 530mila veicoli, 50mila dei quali per il trasporto merci (dati Aci). Il movimento di questi automezzi, specie di camion e furgoni, è indispensabile alle nostre 74mila imprese che generano 25 miliardi di euro di valore aggiunto all’anno (dati Assolombarda). Un traffico stradale che oggi si svolge con disagio anche attraverso i centri abitati o subito attorno ad essi. Non ci vogliono studi particolari per rendersi conto che la rete viaria della Brianza è da tempo inadeguata e insufficiente. Pedemontana serve e alleggerirà il traffico sui centri abitati. Soltanto che andrebbe realizzata in gran parte in galleria sotterranea e in piccola parte comunque in trincea, isolata con barriere di vegetazione naturale (ampie diverse decine di metri), integrata da corridoi ecologici che favoriscano la biodiversità”.
Il Comitato Hq Monza ha dunque lanciato un appello alla Provincia MB affinché promuova una riduzione del traffico stradale con l’implementazione di un sistema di trasporto pubblico efficiente, cosa della quale la Brianza è del tutto carente. Ma anche impegnandosi per analizzare e studiare le esigenze della logistica, promuovendo di conseguenza razionalizzazioni, coordinamenti ed efficientamenti, come da decenni ormai si fa in tutte le grandi aree urbanizzate del mondo civile, tranne che in Brianza.