Sanità, Pedemontana, PNRR: Rete Civica Brianza riunisce 18 liste sui problemi del territorio

L’incontro “La Brianza che vogliamo” si è tenuto presso la Camera del Lavoro di Monza (CGIL), sabato 26 novembre, e ha toccato temi come Pedemontana, sanità e welfare, PNRR, difesa del territorio e adattamento climatico, cultura, diritti e mobilità.
Pedemontana, sanità e welfare, PNRR, difesa del territorio e adattamento climatico, cultura, diritti e mobilità. Questi i temi dell’incontro “La Brianza che vogliamo” di sabato 26 novembre, presso la Camera del Lavoro di Monza (CGIL), organizzato da Rete Civica Brianza, un gruppo (non un partito né un’organizzazione strutturata) nato un anno fa, che riunisce 18 liste civiche, dal vimercatese alle Groane passando dalla Brianza centrale.
Otto gli interventi degli esperti sui temi di rilievo sovracomunale, da dieci minuti l’uno, che si sono susseguiti durante l’incontro, il primo di queste dimensioni e aperto al pubblico organizzato dalla Rete. Rete che ha chiuso fin da subito all’ipotesi di formare una lista per le Regionali ma ha sottolineato l’importanza della nascita di un’alleanza di sinistra, di ampio respiro, dal momento che “il centrodestra non ha governato bene fino a questo momento”.
“Fino ad ora abbiamo operato attraverso lo strumento del dialogo, discutendo tra di noi – ha spiegato Pier Guagnetti, esponente di Altra Bovisio Masciago, per anni consigliere comunale di Bovisio e tra i fondatori della rete. “Come rete dobbiamo guardare alle associazioni, a chi fa, e stabilire un confronto costante. Nonostante le difficoltà organizzative, come ad esempio la mancanza di una sede, possiamo dire che la scommessa che abbiamo fatto quando siamo nati è stata vinta. Ai nostri interlocutori sociali chiediamo di avviare un confronto aperto e ai partiti con i quali abbiamo alleanze, chiediamo di rafforzare le relazioni non solo durante la campagna elettorale. Le liste civiche non sono un di più per aumentare il numero dei voti ma interlocutori credibili, con i quali discutere per il bene della Brianza”.

Presente all’incontro, oltre ai rappresentanti delle varie liste, anche Giorgio Garofalo eletto consigliere nella lista provinciale Brianza Rete Comune, il raggruppamento che, per le elezioni provinciali del 18 dicembre 2021, aveva messo insieme oltre ai partiti Pd, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Italia Viva e Azione, proprio le liste civiche di centrosinistra brianzole.
Ribadito il no a Pedemontana
A parlare una volta ancora di Pedemontana lombarda, l’attivista Alberto Colombo di Sinistra Ambiente Impulsi di Meda, più volte consigliere comunale e che per la Rete coordina iniziative sul tema.

“L’autostrada, che è già stata realizzata nelle tratte A e B1 mentre è ancora da realizzare per quanto riguarda le tratte B2, C e D, purtroppo già finanziate, non è solo estremamente costosa e inutile, ma anche ben poco green, contrariamente a quello che qualcuno invece vuole farci credere. E per questo nel 2021, insieme ad altri gruppi ambientalisti brianzoli, abbiamo scritto una lettera a uno dei principali finanziatori dell’opera, la Banca Europea degli Investimenti”.
E ha aggiunto: “Non dimentichiamo poi che non è solo una questione di consumo di suolo e distruzione di aree verdi dove già ce ne sono poche, ma anche di danni diretti alla salute dei cittadini perché per la costruzione dell’autostrada si movimenterà un terreno contaminato e inquinato dalla Diossina TCDD del disastro Icmesa del 1976 nei comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago. E ad oggi i fondi che verrebbero destinati a una bonifica ci sembrano insufficienti”.
Carenza di medici: “Problema trasversale con radici profonde”
“La criticità attuale del sistema sanitario nazionale è soprattutto dovuta alla carenza di personale medico – spiega Stefano Bruno Guidotti, medico da oltre trentatré anni ed ex assessore appartenente alla lista Desio Viva. “Se per il personale infermieristico la soluzione potrebbe essere a portata di mano, basterebbe assumerlo, per quanto riguarda il personale medico il problema è molto più complicato, trasversale e profondo. I concorsi banditi per l’assunzione di medici o vanno deserti fin dall’inizio o per vari motivi raccolgono poche adesioni. La prima causa della carenza è il numero chiuso per l’ingresso alla facoltà di medicina, lo sappiamo. E quando non c’era il numero chiuso non è che i medici italiani fossero meno preparati di quelli di oggi. Non si capisce allora perché avendo un così grande bisogno di medici si sia ancora così selettivi nell’ammissione. Se entrano pochi studenti vi saranno pochi medici. La conseguenza è la diminuzione dei servizi e la necessità di importare medici dall’estero che spesso però non bastano o faticano ad inserirsi. La seconda causa della carenza è legata alle condizioni di lavoro del medico, che rendono la professione sempre meno allettante”.

E ha aggiunto: “A gestire la sanità vengono poi spesso nominati persone puntando tutto sulle doti manageriali, ma produrre lavatrici è tutt’altra cosa che gestire servizi sanitari. Il paziente ha una dignità che va sempre tutelata ed è un dovere del sistema sanitario curare chi ne ha bisogno”.
Fondi PNRR in Brianza: “Si sarebbero potuti sfruttare meglio”
Durante l’incontro, tra i vari temi è stato toccato anche quello del PNRR in Brianza che nelle parole di Giuliano Sodà, ex sindaco, consigliere comunale a Bovisio Masciago, nella lista Altra Bovisio Masciago “si sarebbe potuto sfruttare meglio per quanto riguarda determinati ambiti”.

“In Brianza abbiamo 32 musei e 33 cineteatri: è stato presentato solo un progetto sul versante dei musei e uno sul versante dei cineteatri – spiega Sodà. “Piccoli siti culturali: nessun progetto presentato. Architettura del paesaggio rurale: nessun progetto presentato. Parchi e giardini storici, ad esempio legati alle ville storiche, 148 in Brianza di cui 33 di particolare rilievo storico, solo 11 progetti presentati. Sulla sicurezza sismica per quando riguarda la messa in sicurezza del patrimonio, 0 progetti presentati. La domanda è: perché i comuni non si sono mossi? Senza dimenticare poi, ad esempio, la riqualificazione energetica delle scuole: solo 2 su 647 strutture potranno contare sui fondi del PNRR”.
“Siamo ancora in tempo, ad esempio, il bando comunità energetiche è ancora aperto anche se in scadenza. Non abbiamo nessun tavolo aperto con i consigli comunali, con le commissioni, le associazioni, su questi temi che dovrebbero invece trovare l’accordo di minoranze e maggioranze. Come Monza e Brianza possiamo fare di più”.