Seveso, “caso” mensa alla Munari. Genitori contro Comune e l’azienda. La replica del sindaco

La redazione di MBNews ha interpellato il sindaco Alessia Borroni sulla questione. Ecco cosa ci ha detto
Seveso. Piatti immangiabili e un servizio che lascia a desiderare, questa la condizione della mensa alla scuola “B.Munari” di Seveso denunciata da alcuni genitori. Come vi abbiamo raccontato nel nostro articolo del 7 novembre, riportando le parole di una mamma, E.P., portavoce delle famiglie con figli iscritti alla classe 5C : gli alunni, scrive, “quasi sempre, sono costretti a consumare la loro merenda durante l’intervallo del mattino ed accontentarsi di un frutto, qualora sia buono, e un pezzo di pane forniti per pranzo, per non rimanere digiuni fino all’orario d’uscita”.
Dito puntato contro l’azienda
A distanza di poche ore, alla nostra redazione arriva un’altra segnalazione.
“Non vogliamo assolutamente puntare il dito contro la scuola che, anzi, si è già spesa in più occasioni col comune per tentare di risolvere la situazione segnalando i numerosi disservizi – scrive ad MBNews un’altra delle mamme coinvolte, A.B. – la responsabilità è unicamente del Comune e dell’azienda incaricata al servizio, cioè la Dussman”.
E aggiunge: “La nostra vorrebbe essere un’azione congiunta anche con la scuola che sappiamo essere molto sensibile a questo tema e si sta adoperando da tempo per provare a fornire dei pasti decorosi ai nostri figli”.
Il mistero della Commissione Mensa
La mail della seconda mamma, inviataci in data 8 novembre, si chiude poi con un speranzoso post scriptum: “sembra che si stia finalmente costituendo la commissione mensa! qualcosa si muove”. MBNews ha interpellato sulla questione anche il sindaco di Seveso, Alessia Borroni, per capire come il Comune stia agendo nei confronti dell’azienda Dussmann.
Quello che emerge, però, è un gap poco chiaro e riguarda proprio la commissione mensa: le mamme parlanoo di un organo che si sta costituendo mentre dall’amministrazione ci spiegano che in realtà è già operativo da tempo.
“La Commissione Mensa c’è ed è già attiva – commenta Borroni – anzi, quando la mamma E.P. ha scritto al Comune è stata anche invitata a farne parte, ma lei ha categoricamente rifiutato. La commissione è un organo importante per noi perché è con questo che l’amministrazione può valutare in maniera oggettiva il servizio e ad oggi – aggiunge – non ci sono arrivate particolari segnalazioni che ci spingono a sanzionare la ditta che offre il servizio. Stiamo comunque parlando di una mensa e non della cucina di mamma, quindi può essere che i gusti personali dei bambini non siano in linea con il menù proposto ma noi non escludiamo certo nessuna miglioria”.
E conclude: “se nei report che riceviamo dalla commissione mensa vediamo delle note negative riportate, ci impegniamo a cambiare le cose. I docenti sanno quali sono le procedure da mettere in atto qualora ad un bambino arrivi un piatto con dentro un capello, sanno chi chiamare. Ripeto, ad oggi nessuna segnalazione ci è stata fatta. Forse i genitori hanno capito che l’enfasi mediatica ha più appeal rispetto ad un rapporto diretto con le istituzioni”.