Sicurezza a Monza tempo di bilanci, Prefetto e Sindaco presentano i dati 2019-2021

10 novembre 2022 | 17:20
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Sicurezza a Monza tempo di bilanci, Prefetto e Sindaco presentano i dati 2019-2021
Il sindaco di Monza Paolo Pilotto e il Prefetto Patrizia Palmisani

Nel triennio calo dei reati nell’area monzese della Provincia.

Aumentano le violenze sessuali e le truffe informatiche, ma diminuiscono i furti e i reati collegati alla droga. Parole del prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, che giovedì mattina 10 novembre ha presieduto il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Comune a Monza. Prima di avviare i lavori del Comitato, assieme al sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha spiegato il senso dei dati elaborati dalla Prefettura relativi all’andamento della criminalità.

“Questo non è uno stanco rito – ha commentato Pilotto – ma un importante strumento di lavoro attraverso il quale, assieme agli altri sindaci, cercheremo di capire quali sono le soluzioni migliori per il nostro territorio”. Per rendere il lavoro più efficace la Provincia brianzola è stata suddivisa seguendo le diverse compagnie dei carabinieri. Sarà un Comitato itinerante che è già stato a Desio e Vimercate, mentre il prossimo appuntamento sarà a Seregno.

I dati sono relativi al 2021, tenendo presente le restrizioni dovute al Coronavirus del 2020. “Furti e droga sono in aumento rispetto al 2020 ma in decremento rispetto al 2019 – ha spiegato il prefetto -. Dati in controtendenza sono le violenze sessuali che erano 19 nel 2019 e sono 21 nel 2021 e le truffe, soprattutto quelle informatiche”.

pilotto palmisani mb

Il prefetto ha aggiunto che una sola violenza in più crea allarme e che vorrebbe non festeggiare più la Giornata contro la violenza sulle donne. sanificherebbe avere sconfitto il dramma. Fra l’altro è stato anche aperto un osservatorio speciale sulle aggregazioni giovanili. Sul territorio non sono attive baby gang, ma le aggregazioni vanno tenute sotto controllo per evitare che comportamenti non corretti si trasformino in fatti penalmente rilevanti. A questo proposito è stato aperto un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato scuole, consulte, istituzioni pubbliche e terzo settore. La mala movida non deve esistere, ha aggiunto il prefetto, la movida sì. “Non ci sono situazioni preoccupanti – ha concluso il prefetto -. Prima dell’estate abbiamo dato indicazioni per intensificare i controlli”.

Prefetto comitato sicurezzaa