Cultura

L’11 novembre si celebra San Martino: ecco perché si costruiscono e accendono le lanterne

Chi non si ricorda la famosa poesia di Giosuè Carducci? “La nebbia a gl'irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar” […].

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- Foto d'Archivio

La festa di San Martino è una ricorrenza celebrata l’11 novembre, in diversi paesi cristiani e anche in Brianza, per commemorare Martino di Tours. Una importante commemorazione che unisce la liturgia cristiana alla tradizione contadina legata all’apertura delle botti di vino novello e che si celebra anche in Brianza.

Chi non si ricorda la famosa poesia di Giosuè Carducci? “La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar” […].

Questa data, l’11 novembre, è anche da molti conosciuta come “l’estate di San Martino”  questo perché – prima del cambiamento climatico, questa coincideva solitamente a giornate in cui l’autunno si faceva più mite e non era raro incontrare giornate molto soleggiate!.

CHI ERA SAN MARTINO DI TOURS: IL SOLDATO DIVENTATO SANTO

Martino nacque intorno al 316-17 a Sabaria Sicca, l’odierna Szombathely, in Ungheria. Figlio di un tribuno della legione romana nella Pannonia, l’odierna pianura ungherese, Martino ricevette il suo nome, Martinus, in onore di Marte, il dio della guerra. Martino, però, trascorse la sua infanzia a Pavia, la città dove fu trasferito suo padre per ragioni militari. All’età di quindici anni da figlio di un veterano entrò nell’esercito e venne subito promosso di grado fino a diventare circitor (responsabile della sorveglianza notturna dei posti di guardia) nella città di Amiens in Gallia ed è proprio durante una di queste ronde di notte che quel ragazzo della Pannonia visse l’episodio che gli cambiò la vita.

San Martino, infatti, passò alla storia come l’uomo che tagliando il suo mantello in due parti ne regalò una a un pover’uomo per strada per farlo riparare dal freddo. Questo episodio colpì così tanto Martino che la Pasqua successiva decise di battezzarsi e diventare, così, cristiano e dopo vent’anni nell’esercito, a quarant’anni, decise di lasciare la carriera militare e dedicare la sua vita alla fede e alla lotta contro l’eresia ariana. Dopo un periodo da eremita e da monaco, fondò un monastero e divenne vescovo di Tours dedicando la sua vita alla professione della fede.

PERCHE’ SI ACCENDONO LE LANTERNE IL GIORNO DI SAN MARTINO?

Legata ai funerali del santo c’è una leggenda  della lanterna di San Martino e delle luci. Si dice che i fedeli accompagnarono la salma con luci e lanterne: da allora, soprattutto nei paesi del nord Europa, i bambini aspettano la notte di San Martino con una luce alla finestra, per ricordare il santo e come buon auspicio di buona fortuna.  Una tradizione che viene proposta anche in molti asili e scuole della Brianza.

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