Vimercate, ha insegnato per 20 anni senza laurea: deve restituire 314mila euro

La donna, 53enne di Camparada, “non aveva nessuno dei titoli idonei dalla stessa indicati. Ha dichiarato il falso e prodotto documentazione contraffatta al fine di ottenere i contratti di lavoro ai quali aspirava”.
Insegnava dal 1999 dichiarando di avere ben due lauree, in Psicologia e Pedagogia. A seguito delle verifiche, però, si è scoperto che la donna, nel 2018 docente dell’Istituto Floriani di Vimercate, quei titoli di studio non li avrebbe mai conseguiti. La donna, che aveva anche ricoperto il ruolo di insegnante di sostegno, era stata travolta dallo scandalo a seguito del quale la scuola si era attivata con gli adempimenti del caso per segnalare l’accaduto al Provveditorato. Sulla vicenda erano intervenuti anche i Carabinieri di Vimercate.
“Ora la Corte dei Conti lombarda si è pronunciata e ha condannato Angela Maria Riva al pagamento della somma di 314mila euro, ovvero 20 anni di stipendi abusivamente percepiti. La donna, 53enne di Camparada, “non aveva nessuno dei titoli idonei dalla stessa indicati. Ha dichiarato il falso e prodotto documentazione contraffatta al fine di ottenere i contratti di lavoro ai quali aspirava”” si legge sul Corriere della Sera.
La donna era assunta presso l’istituto scolastico Floriani di via Cremagnani a Vimercate dove ricopriva il ruolo di insegnante di sostegno. Prima, lo stesso impiego era stato da lei ricoperto al Meroni di Lissone. Due i certificati di laurea che la donna diceva di avere, uno in Psicologia, l’altro in Pedagogia, entrambi risultati falsi. Ma non solo: secondo le indagini dei Carabinieri, grazie alla finta laurea in Psicologia, dal 1999 avrebbe anche avviato l’autonoma professione di psicologa, senza essere in possesso dei requisiti.
Le indagini che hanno portato al colpo di scena sono partite proprio dalla donna, a seguito di un contenzioso nato a scuola tra la professoressa e il dirigente scolastico per l’organizzazione di una gita, segnalato dall’istituto ai militari. La brianzola, in quell’occasione, aveva dichiarato ai carabinieri di essere vittima di mobbing, facendo partire tutti i controlli che hanno poi portato gli uomini dell’Arma a conoscere la verità.
L’insegnante, quando era stata contattata dalla nostra redazione, aveva negato tutto: alla domanda se avesse o meno le due lauree, aveva risposto di avere un diploma di scuola magistrale e specializzazioni che, a suo dire, le avrebbero permesso di ricoprire il ruolo di insegnate di sostegno. Nel corso della telefonata era scoppiata in lacrime e aveva chiesto l’assoluto rispetto della privacy, dicendo di “vivere nel terrore e di temere ritorsioni”.