
Nascita sancita il 27 dicembre in Comune, con il delegato ANPCI Roberto Gregori
Ad Arcore la Comunità Energetica è una realtà. È nata ieri 27 dicembre 2022 con un incontro che ha visto al tavolo il sindaco Maurizio Bono, il delegato ANPCI (associazione nazionale piccolo comuni d’Italia) Roberto Gregori, il consigliere comunale delegato alla Green Economy e Tutela del Territorio Michele Bertani e il segretario comunale Angelo Spasari. Si tratta di uno strumento concepito nel solco della transizione ecologica, punto centrale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e delle politiche comunitarie. Consiste in una configurazione di persone, aziende, enti che si uniscono in un soggetto giuridico con il preciso obbiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia elettrica attraverso uno o più impianti energetici locali.
GLI STEP
I cittadini e le aziende verranno tenuti aggiornati sulla procedura per presentare la manifestazione d’interesse già ad inizio anno, ma per un’informazione più dettagliata e finalizzata all’adesione, si resta in attesa che il Governo centrale sblocchi i decreti attuativi e gli ultimi passaggi, “come la questione della tassazione degli eventuali extra-profitti che attualmente colpirebbero in maniera sproporzionata i piccoli impianti”, scrive l’Amministrazione comunale in un comunicato diffuso oggi. La costituzione delle Cer (comunità energia rinnovabile) rappresenta comunque un importante step per garantire uno sviluppo sostenibile e per agganciarsi ai progetti del Next Generation UE che verranno avviati. Tanto più, nel pieno del caro bollette e del suo impatto sui bilanci comunali, ma anche familiari e aziendali.
SCOPI
Tra i principali scopi, dal punto di vista operativo, c’è quello di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo l’inquinamento e contenendo i costi energetici. Ma l’elenco è lungo e non privo di valenza sociale: contrastare la povertà energetica consentendo a tutte le famiglie l’accesso abbassando il costo della bolletta; beneficiare della riduzione dei costi e degli incentivi che riducono i tempi di ammortamento degli investimenti; la tariffa incentivante per l’energia autoconsumata; favorire “la gestione corretta e trasparente che porti ad un risparmio della spesa pubblica consentendo inoltre un risparmio fiscale ai cittadini e alle aziende”, spiega il comunicato.