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Brugherio, escussioni per quasi 2 milioni e mezzo: i costruttori di Baraggia inadempienti sulla scuola

20 dicembre 2022 | 18:31
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Brugherio, escussioni per quasi 2 milioni e mezzo: i costruttori di Baraggia inadempienti sulla scuola

Dovrà essere il Comune a realizzare l’ampliamento di materne e primarie Manzoni. Ma coi rincari dell’ultimo biennio basteranno i soldi?

È dal 2010 che la Baraggia, quartiere di Brugherio, aspetta l’ampliamento delle scuole Manzoni, gravate da un sovraffollamento che negli anni ha raggiunto diversi gradi di gravità. L’ intervento in programma (ma mai realizzato), legato a un piano urbanistico noto come Pii di Baraggia, oggi sembra schiantarsi contro un muro. Almeno per il momento. Con una delibera di giunta, il sindaco Marco Troiano e i suoi assessori hanno deciso di escutere la fideiussione per inadempimenti degli operatori rispetto agli obblighi dettati dalla convenzione.

LA STORIA

Allora, a siglare l’impegno, erano stati la Società Santamargherita 2008 S.r.l., la Cooperativa Edilizia Brugherio 82 – Società Cooperativa a r.l. e la Cooperativa di Abitanti 25 Aprile – La Casa del Popolo Società Cooperativa. A fronte di un insediamento residenziale che è partito pressochè subito, l’opera di interesse pubblico non è mai stata avviata e la scuola del quartiere è rimasta ferma alle sue ridotte dimensioni. Un quadro complesso, nel quale si sono succedute tappe critiche come i guai finanziari di un operatore, un fallimento, i rimpalli rispetto agli obblighi tra i diversi operatori. Senza contare il fai e disfa del progetto che, sotto la giunta Ronchi, aveva registrato un incremento non autorizzato di costi che poi la giunta Troiano aveva deciso di ridimensionare: nuova progettazione, tutto daccapo. L’ultimo operatore, subentrato a un fallimento, viene ora accusato dall’Amministrazione comunale di non aver rispettato gli obblighi. All’interno della convenzione, proroghe comprese, sarebbero scaduti i tempi per la realizzazione delle opere pubbliche (ampliamento e qualche opera di urbanizzazione). Di poche settimane fa, l’ultimo sopralluogo che ha accertato questo stato di fatto.
“Nonostante i numerosi incontri, solleciti ed inviti agli operatori del Comparto D2.2 – P.I.I. Baraggia susseguitisi negli anni – si legge nella delibera di questo mese – in relazione al completamento delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie, nonché alla realizzazione del previsto Standard Qualitativo, non è stato dato compimento agli obblighi convenzionali, né sono stati rispettati i termini per l’adempimento degli stessi”. Questo, si sottolinea, sebbene non si siano verificate “cause di forza maggiore, fatti, impedimenti non dipendenti dalla volontà degli Operatori ed espressamente riconosciuti come tali dal Comune, che possano aver determinato uno slittamento dei termini stabiliti”.
Sempre la delibera definisce l’ampliamento della scuola materna ed elementare A. Manzoni presupposto fondante per la variante urbanistica al PRG del 2009 che aveva autorizzato la destinazione residenziale, in luogo di terziario produttivo. Da qui, la decisione, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Carlo Peraboni, di avviare la pratica legale dell’escussione delle garanzie fidejussorie.
Si tratterebbe di circa 2 milioni e 400 mila euro per i quali il Comune ritiene debbano rispondere in solido tutti i costruttori, a prescindere dagli accordi intercorsi tra loro che, negli ultimi anni, hanno costituito motivo di contestazioni. Le coop sottolineano che la scuola fosse a carico del terzo (al quale dopo il fallimento è subentrata di recente la locale FF Immobiliare) ma per l’ente pubblico si tratta di accordi interni che non hanno rilevanza nel rapporto con l’ente pubblico. Da normativa, sarà il Comune stesso a farsi carico dell’opera con la cifra della fidejussione e in più saranno chiesti i danni.

LA LEGA IN CONSIGLIO

Intanto la Lega si prepara a chiedere spiegazioni nella seduta di stasera, 20 dicembre, rispetto a una serie di questioni: per la parte residenziale residua che l’operatore inadempiente avrebbe dovuto costruire, erano già state incassate le caparre dagli acquirenti degli alloggi? Le fidejussioni sono state regolarmente rinnovate? Perché proprio ora si procede con l’escussione? Con i rincari degli ultimi due anni, basteranno i soldi?