AC Monza, che successo per il libro di Fiorenzo Dosso

Una vita da tifoso e trent’anni da cronista: dalla passione del monzese Fiorenzo Dosso nasce il libro “Amarcord il mio Monza”.
L’amministratore delegato dei biancorossi, Adriano Galliani, l’ha definito “il cantore del Monza” in occasione dello scambio di auguri natalizi tra la società brianzola e i giornalisti che seguono le vicende del 1912. Una vera e propria investitura per il giornalista monzese, che Galliani ha voluto accanto a sé nel ricordare “chi sa più formazioni del Monza”.
Per chi tifa Monza, il nome di Fiorenzo Dosso non è certo sconosciuto: per 30 anni è stato il corrispondente del Corriere dello Sport dal “Brianteo”, fino al secondo fallimento societario ed alla conseguente retrocessione in serie D, che segnò la drastica riduzione di spazio sulle testate sportive per le vicende biancorosse.
Ma la voglia di scrivere e di raccontare – unita alla passione per i colori biancorossi – è più forte delle categorie e delle limitazioni della carta stampata: nasce così la rubrica “Amarcord”, che prende vita grazie ad una collaborazione tra Fiorenzo il direttore di MonzaNews, Stefano Peduzzi.
Il successo è immediato: merito sia dei contenuti – che spaziano da episodi di campo ad altri “dietro le quinte” – sia dello stile di Fiorenzo, sempre sincero e diretto ma allo stesso tempo caldo e appassionato.
Ed è proprio la passione per il Monza a trasformare la rubrica Amarcord in un libro, come ci racconta lo stesso Fiorenzo:
“Avevo scritto un pezzo su Marconcini e Pulici. Una sera mi suona il telefono, era un numero che non conoscevo: era Adriano Galliani. Da quel momento è nato un rapporto telefonico che mi ha portato anche a collaborare con la società in occasione del libro dei 110 anni del Monza”.
“Avevo già in mente di realizzare questo libro a settembre dello scorso anno, indipendentemente da quello che sarebbe stato il risultato del Monza sul campo. Il testo è diviso in due parti, l’una dedicata alle partite, l’altra ai personaggi. Nella stesura ho scelto gli eventi e le figure che per me sono state le più importanti, ma non necessariamente lo sono per la storia biancorossa o per tutti gli appassionati”

Ed è forse è proprio questo uno dei segreti del successo di “Amarcord il Mio Monza”: il punto di vista del tifoso e del cronista si mescolano e si sovrappongono, regalando pagine coinvolgenti e di grande immediatezza che spaziano dalle promozioni in serie B alle sconfitte sonore in C1 e C2. E’ il Monza di Fiorenzo Dosso, ma anche di tantissimi altri appassionati.
L’occasione di parlare con Fiorenzo è troppo ghiotta per non fare il punto su questa prima, storica stagione in Serie A:
“Fino a 4 o 5 anni fa non avremmo mai immaginato di poter essere in questa situazione. Io la sto vivendo “day by day”, come un sogno che si è realizzato. Ricordo, quando si andava al “Sada”, la fiumana di gente che attraversava il cavalcavia e la via Mentana prima di riversarsi allo stadio. Oggi vedere attorno al “Brianteo” quella folla dai colori biancorossi è per me un cerchio che si chiude. E’ un passato che torna, finalmente in maniera vincente, rispetto ai tanti epiloghi negativi di allora”
“Dove si potrà arrivare? Io firmerei per una salvezza tranquilla. Mi piacerebbe essere già salvo il prossimo 7 maggio, quando il Monza giocherà a Torino. Da qualche anno io e mia moglie abbiamo l’abbonamento sia per la Curva Pieri che per la Curva Maratona: è bello ma anche impegnativo, anche se finora siamo riusciti a gestire abbastanza bene il calendario. Sul campo, mi è dispiaciuto l’esonero di Giovanni Stroppa. Un peccato che non abbia avuto a disposizione giocatori come Izzo e Rovella sin dall’inizio del campionato. Bisogna comunque riconoscere che Raffaele Palladino sta facendo un lavoro straordinario.
“Amarcord il mio Monza” è disponibile a Monza presso la Libri & Libri in Via Italia ed il Libraccio in Via Vittorio Emanuele.