Calcio Monza, Pablo Marì torna ad allenarsi. Richiesta una perizia psichiatrica per l’attentatore di Assago.

16 dicembre 2022 | 02:45
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Calcio Monza, Pablo Marì torna ad allenarsi. Richiesta una perizia psichiatrica per l’attentatore di Assago.
Pablo Marì torna ad allenarsi - Foto AC Monza - Buzzi

A meno di due mesi dalla tragica aggressione al Centro Commerciale di Assago, il difensore spagnolo è tornato a disposizione di mister Palladino. Intanto la giustizia ordinaria ha disposto una perizia psichiatrica sull’autore del folle gesto.

Una splendida notizia rafforza ulteriormente il clima festoso di questi giorni che precedono il Natale in casa biancorossa: Pablo Marì, calciatore spagnolo che milita nel Monza e vittima dell’aggressione al Centro Commerciale di Assago dello scorso 27 ottobre, è tornato a svolgere un allenamento sul campo, a dimostrazione di un rapido miglioramento delle sue condizioni.

L’atleta biancorosso ha svolto parte della seduta di lavoro fisico con i compagni: nei prossimi giorni si capirà se il suo pieno recupero potrà avvenire già entro la prima settimana di gennaio, in anticipo rispetto a quanto prospettato nei giorni immediatamente successivi alla sua operazione (2/3 mesi per una piena ripresa dell’attività agonistica).

I FATTI

La tranquillità di un giovedì sera come tanti, presso l’ipermercato Carrefour di Assago, si rompe all’improvviso attorno alle 18.30 del 27 ottobre scorso: Andrea Tombolini, 46 anni, prende un coltello da cucina dagli espositori del punto vendita e aggredisce sei persone. Tra i primi a ricevere i suoi colpi c’è proprio il calciatore del Monza, che viene colpito alla schiena. La sorte peggiore tocca a Luis Fernando Ruggeri, cassiere, che viene raggiunto da diversi colpi al torace e all’addome e muore prima di raggiungere l’ospedale Humanitas di Rozzano.

Pablo Marì viene trasferito all’Ospedale Niguarda di Milano in codice rosso, ma le sue condizioni risultano meno gravi rispetto alle prime voci sull’accaduto: già il giorno seguente gli specialisti della Chirurgia Generale operano il difensore per la ricostruzione delle fasce muscolari lesionate durante l’aggressione.

L’atleta spagnolo – costantemente seguito dalla famiglia e dall’A.D. del Monza Adriano Galliani – viene dimesso già il 30 ottobre, dopo aver ricevuto anche una delegazione di compagni di squadra con in testa il capitano, Matteo Pessina.

Per Pablo Marì si ipotizzano a quel punto almeno 2 mesi di stop: le notizie recenti lasciano invece trasparire un cauto ottimismo sulla possibilità di accelerare i tempi.

LA GIUSTIZIA ORDINARIA

Gli eventi del 27 ottobre aprono ovviamente anche un importante capitolo per la giustizia ordinaria. Dalle primissime indagini emerge come l’autore del gesto soffrisse di disturbi psichici di diversa entità, che si erano manifestati anche nei giorni immediatamente precedenti l’aggressione. Lo stesso Tombolini aveva dichiarato in un primo momento di aver riconosciuto in Marì “un giocatore del Milan”, e di averlo colpito “perché invidioso della sua felicità”.

Il pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta condotta dai Carabinieri, ha avanzato la richiesta di effettuare una perizia psichiatrica per accertare le capacità di intendere e di volere del 46enne al momento dell’aggressione. Tale richiesta è stata accolta dal gip di Milano Patrizia Nobile, che ha disposto lo scorso 17 novembre l’effettuazione di tale perizia.

Al momento Tombolini è accusato di omicidio e duplice tentato omicidio. L’udienza per la discussione della perizia è fissata per il prossimo 10 febbraio.