Comunicare a Natale: qualche spunto e una consulenza gratuita di un’ora da Skippers Project

A Natale si scatenano campagne promozionali di tutti i tipi. Quali sono le strategie e i temi che funzionano meglio?

Non è facile far funzionare le campagne natalizie: il “rumore” cresce man mano che ci si avvicina a Natale, Se si parla solo di prodotti, è molto difficile far risaltare la propria offerta tra mille altre, soprattutto se non si dispone di budget infiniti. Mai come in queste occasioni “the content is king”: sviluppare contenuti di valore aiuta a differenziarsi e farsi riconoscere. Tra i temi che funzionano meglio ci sono quelli che muovono subito le emozioni e creano un’immagine duratura del prodotto, del brand, o del punto vendita. L’obiettivo è spingere il consumatore a vivere la ricerca e l’acquisto come esperienza. Funzionano bene trend come la, solidarietà e la sostenibilità, e il sempreverde humor.

Su cosa si punta per vendere di più, e meglio?

Dobbiamo passare dal concetto di “acquisto” a quello di “esperienza”: il cliente cerca un prodotto, o un servizio, per vivere un percorso  positivo che nasce dalla ricerca, prosegue con la scelta, culmina nell’atto di acquisto e prosegue con il suo uso. Prendiamo ad esempio un punto vendita: uno spazio con personale attento alle richieste e ai bisogni dei clienti, non invadente ma in grado di consigliare, un contesto accogliente, sereno e poco rumoroso, un piccolo dono al momento del pagamento possono fare la differenza. Il risultato? Scontrini più alti e clienti che ritornano. Non dimentichiamo però che la comunicazione passa anche dalle sensazioni, dalle emozioni che il cliente vive quando viene a trovarci.  Il Natale è “la festa” che tutti, credenti e non, viviamo come un momento di calore, di famiglia, di buoni sentimenti. Addobbare il negozio in modo accogliente e caldo per tutti i sensi del consumatore dice molto del carattere e della capacità di seguire e consigliare il cliente.

Quanto contano i valori aziendali in una campagna natalizia?

La pandemia, il cambiamento climatico e la guerra in Ucraina hanno spinto i consumatori ad una maggiore attenzione verso il comportamento delle aziende. Preferiamo acquistare prodotti con un packaging sostenibile, realizzati con impatto ambientale zero o quasi, e da aziende che impiegano personale svantaggiato o sostengono associazioni e iniziative sociali. Attenzione però a non esagerare: emozionare e sensibilizzare va bene, ma senza mai essere aggressivi. Le campagne “pugno nello stomaco” sono molto forti in qualsiasi momento, figuriamoci a Natale.  Così come le narrazioni che colpevolizzano il consumatore per i suoi comportamenti: molto meglio proiettare scenari positivi, in cui il destinatario sente di poter contribuire per un mondo migliore.

Si può fare una campagna fai-da-te?

Si può fare, se si opera in ambito locale e si conoscono i clienti. Ovviamente c’è una grande differenza tra una campagna  e una strategia costruita in modo professionale. Sfatiamo un mito: il mestiere dei consulenti non è quello di “portar via il lavoro” agli imprenditori o fare campagne “tutte uguali”: noi lavoriamo fianco a fianco col cliente per dargli strumenti in più nel rispetto del suo stile e dei suoi obiettivi. E il costo può essere molto meno impegnativo di quanto si pensi.

Costa molto meno una buona campagna che riparare i danni di una campagna fatta male.

Per conoscerci, approfondire, e approfittare di una consulenza gratuita di un’ora, contattateci a: info@skippersproject.com

Skippers Project è un progetto di collaborazione di Clara Colombo e Manuela Gallocchio: consulenti di comunicazione, marketing e gestione del cambiamento indipendenti, espertissime e innamorate del loro lavoro. Le Skippers lavorano con il cliente con strategie su misura attraverso tutte le fasi del cambiamento. Per informazioni: www.skippersproject.com

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