
Nuova svolta nel caso Paolo Romani. La Procura di Milano ha chiesto l‘archiviazione per un’accusa di corruzione che era stata contestata, in un’inchiesta dei pm di Bergamo, all’ex senatore di Forza Italia.
L’indagine era nata da un’intercettazione del gennaio 2015 contenuta in un’inchiesta sul crac, avvenuto nel 2017, dell’agenzia interinale Maxwork. La richiesta di archiviazione, formulata dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi e che dovrà essere valutata da un gip, riguarda Romani e altri indagati per l’ipotesi di corruzione, tra cui un’ex dirigente amministrativa della società.
L’inchiesta, che ipotizzava a partire da un’intercettazione una presunta mazzetta da 12mila euro, era stata trasmessa per competenza territoriale a Milano dove è stata chiesta l’archiviazione.