La polemica

Desio, Greta Lo Re lascia l’ufficio del sindaco, l’opposizione attacca

Già un anno fa il Pd aveva definito "farlocco" il bando comunale con con cui la leghista Lo Re era stata assunta. Ora, alla notizia delle sue dimissioni per un nuovo incarico, l'opposizione denuncia "un modo clientelare di amministrare la città". Replica duramente il sindaco Gargiulo: "Il Pd è avvolto da ignoranza e malafede, le nostre procedure sono regolari"

Greta Lo Re Desio
Greta Lo Re il giorno della sua assunzione, un anno fa (foto da facebook)

Greta Lo Re ha dato le sue dimissioni dall’ufficio dello staff del sindaco di Desio Simone Gargiulo. E come era accaduto per la sua assunzione un anno fa, anche in questo caso l’opposizione attacca. “Noi continueremo a denunciare questo modo clientelare di amministrare la città – scrive il Pd desiano in una nota – Se ne va dopo nemmeno un anno Greta Lo Re, consigliera leghista curatrice della comunicazione elettorale di Gargiulo e beneficiaria di un bando su misura che le ha fatto guadagnare un’assunzione in comune”.

La polemica già un anno fa con l’assunzione di Lo Re attraverso un bando

Già ai tempi della sua assunzione attraverso un bando comunale,  il Pd aveva sollevato la polemica: “Risale a più di un anno fa la denuncia dei consiglieri di minoranza contro il modo clientelare di amministrare la città da parte della giunta Gargiulo ed ora l’abbandono dello staff del sindaco da parte di Greta Lo Re ci mostra, in tutta la sua chiarezza, quale sia la differenza tra servire la città e servirsi della città. Il primissimo atto dell’amministrazione Gargiulo era stato un bando farlocco che non richiedeva alcun tipo di esperienza e dava la scelta alla totale discrezione del sindaco, per assumere l’amica consigliera leghista che ne aveva curato la comunicazione in campagna elettorale.  Un anno di propaganda a suon di selfie e foto di gruppo, il cui costo è stato pagato dai desiani” . 

L’ex assessore Gerosa: “Si è confusa la propaganda con la comunicazione istituzionale”

Rincara la dose il consigliere comunale del Pd ed ex assessore Giorgio Gerosa: “Nessuna sorpresa, è esattamente l’epilogo che ci aspettavamo. Un’ex consigliera leghista che occupa gli uffici pubblici prima ancora dell’apertura del bando. Ne segue un bando farlocco con l’unico scopo di arruolare l’ex consigliera nella pubblica amministrazione. Come se non bastasse, lei chiede e ottiene, una volta assunta, il dimezzamento dell’orario di lavoro.  Ha potuto fare quello che voleva   e politici e tecnici si sono piegati alle sue esigenze. Ora, di fronte ad opportunità più allettanti, saluta Desio. Un errore enorme di valutazione del sindaco, un anno buttato in cui non si è fatta crescere la struttura comunicativa del comune e in cui si è confusa la propaganda con la comunicazione istituzionale”. La minoranza ha depositato un’interrogazione che sarà discussa al prossimo consiglio comunale.

La replica del sindaco Gargiulo: “Il Pd è avvolto da ignoranza e malafede, la nostra procedura è regolare”

La diretta interessata, Greta Lo Re, le cui dimissioni scatteranno il primo gennaio come riporta una determina comunale, preferisce non  rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, spiegando di avere ricevuto una proposta di lavoro importante. Interviene invece  il sindaco Simone Gargiulo, replicando alle dure parole del Pd con dichiarazioni altrettanto dure: “La mediocrità politica espressa dal Pd su questa vicenda è lo specchio di come hanno gestito la città negli ultimi 10 anni. La figura dello staff del sindaco prevista dall’art 90 è presente in tutti i comuni importanti perché la comunicazione è importante, ma non per un tornaconto personale, come continuano tristemente ad affermare Moro & co,  ma per la città,  perché, al contrario loro, noi Desio la amiamo e ci teniamo che sempre più persone conoscano tutte le attività che si fanno, che fa il sindaco, non Simone Gargiulo che, a 50 anni senza alcuna tessera di partito in tasca, non ha nessuna ambizione personale, se non quella di fare del bene per la propria città. Per quanto riguarda il ‘bando su misura’, forse dovrebbero studiare e guardarsi la procedura che abbiamo seguito, perché l’ignoranza e la malafede che li avvolgono è clamorosa ed è l’ennesima offesa al lavoro degli uffici, in questo caso del personale.  Hanno scomodato il Prefetto, che ha certificato l’assoluta regolarità di una procedura che loro continuano  in modo imbarazzante  a definire ‘su misura’ . Auguro il meglio a Greta per il suo futuro  e auguro al Pd desiano di trovare un po’ di pace perché ne hanno bisogno”. 

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