Elezioni regional, Palmieri: “PD-M5S, accordo di debolezze. Buona notizia per Moratti)

“L’accordo che hanno stipulato i dirigenti del PD con il M5S in Lombardia è un’unione di due debolezze per trovare il necessario reciproco sostegno. La prima quella di un partito che ha perso la strada, che ritorna indietro al PDS e che si sta snaturando dandosi la prospettiva di un’alleanza politica con i grillini che nega le proprie stesse radici e la seconda quella di un ex movimento che in Regione ha perso ben 2 voti su 3 in 4 anni, riducendosi dal 21 al 7%. Alla contrarietà all’accordo espressa da oltre 1/3 degli iscritti al M5S nella consultazione on line, si aggiunge l’evidenza di una spaccatura tra gli elettori del PD perché sono sempre di più quelli che non vogliono che il partito finisca in questo modo. Per Letizia Moratti è un’ottima notizia, perché il totale dei voti di questa coalizione sarà inferiore alla somma delle sue componenti separate, perché vi è comunque una sovrapposizione di elettorato, perché si aprono ulteriori spazi, perché il suo progetto di governo è così davvero l’unica alternativa a quello del Presidente uscente Attilio Fontana che sta per finire il suo mandato: è molto più adatto, fondato e praticabile di quello costretto a subire le istanze del M5S e del PD, totalmente schiacciato a Sinistra”. Lo ha dichiarato il Consigliere Regionale Manfredi Palmeri, Capogruppo a Palazzo Pirelli e Capolista della Lista Letizia Moratti Presidente per le prossime elezioni regionali, in merito al via libera da Roma di Giuseppe Conte all’accordo PD-M5S in Lombardia.
Palmieri aggiunge: “Questo da molti nel PD non è gradito: i riformisti, i liberal, i cattolici, gli ex PPI, gli Ex Margherita, i Sindaci, gli Assessori e i Consiglieri comunali pragmatici, chi è nato col PD e chi ha chiaro il suo atto di nascita e le tesi fondative del Lingotto, chi ha guardato a Blair ed Obama, hanno l’opportunità votando per Letizia Moratti e non per l’esito del riuscito corteggiamento al M5S, di rimanere sui propri valori dando il messaggio chiaro che non possono andare verso il consolidamento delle posizioni congressuali di Elly Schlein e quelle politiche dei grillini”.
“A Milano in particolare, chi ha votato alle ultime comunali per il PD lo ha fatto in un’ottica di governo della Città secondo il profilo di Beppe Sala e deve sapere che se lo facesse ora alle prossime regionali per il candidato PD-M5S, lo farebbe invece secondo il profillo di Beppe Grillo (e Giuseppe Conte). Per questo la candidatura di Letizia Moratti è l’alternativa all’astensione, che al contrario favorirebbe la riconferma dell’uscente Fontana” ha concluso Manfredi Palmeri.