La fabbrica-museo dei mobilieri Oggioni è una storia da ascoltare, ambientata a Besana

L’impresa brianzola che produce arredi artigianali da secoli apre le porte su appuntamento a chi vuole scoprire come nascono i suoi prodotti. E cosa hanno in comune con Leonardo.
C’è un posto, in Brianza, che si chiama Azienda Mobiliera Oggioni. Si trova in località Valle Guidino (a due passi dal monumento naturale denominato Sasso del Guidino) a Besana Brianza, in via Fogazzaro, 4. Il titolare è Marcello Oggioni uno che ti accoglie con gran sorriso, preciso nel suo lavoro come con le parole che usa nel raccontarlo. E quando sei lì, nel suo laboratorio, forse perchè non manca molto al Natale, viene da pensare che se portasse la barba potrebbe ricordare un moderno San Giuseppe, anche lui secondo la tradizione falegname.
L’azienda produce mobili e arredi artigianali da secoli. I primi documenti scritti risalgono al 1700.
Ma se la guardi da un altro punto di vista non è più una fabbrica, è un museo. C’è una fornita xiloteca, curiose macchine matematiche e riproduzioni di macchine leonardesche. Insomma, quanto basta per tuffarsi con la fantasia in un mondo che sembra scomparso e invece a Besana Brianza l’azienda della famiglia Oggioni apre le sue porte, su appuntamento, a chi vuole scoprire cosa c’è dietro ai prodotti dell’impresa brianzola e come il legno ruvido diventa un pezzo della cucina di casa. Ma anche, con risvolti meno romantici, come l’utilizzo di alcuni macchinari di precisione forniscono all’attività un alto contenuto tecnologico.
La doppia anima, antica e moderna, si presenta ai visitatori della “fabbrica” già all’ingresso. Il compasso a slitta appeso a una parete “era conosciuto come il compasso di Leonardo”, spiega il padrone di casa Marcello Oggioni con entusiasmo ricordando il genio di Da Vinci. L’attrezzo consente di realizzare ovali di inclinazioni e forma differenti, come sono le forme dei tavoli in legno. Sempre nel laboratorio, lo stesso dal 1911, i visitatori, accompagnati dall’imprenditore, possono scoprire un gioiello di storia locale come l’atto che commissionava nel 1875 un confessionale con inserti in radica agli antenati di Marcello Oggioni, già allora falegnami in Brianza. La sede dell’azienda, contornata dalle abitazioni private della famiglia, dallo showroom e dagli spazi adibiti a museo etnografico, custodisce oltre 2500 arnesi e oggetti legati all’attività di “legnamee”.
LA STORIA DEL MUSEO
“Quando un nuovo attrezzo o un macchinario arrivava in laboratorio – racconta Oggioni – mio padre prendeva il pezzo vecchio e diceva che non serviva più. Lo metteva sugli scaffali dicendo che prima o poi avrebbe fatto un museo. L’idea è nata con lui, io l’ho realizzata durante i mesi della Pandemia”. Il laboratorio di Besana costituisce uno degli esempi locali di museo d’impresa. La tendenza, soprattutto in contesti dal marcato passato rurale, si sta nettamente diffondendo, ma non abbastanza. Proprio per questo motivo il consigliere Alessandro Corbetta (Lega) ha presentato una proposta di legge regionale per incentivare la nascita dei musei d’impresa, che sia fisici ma anche virtuali.
Laboratori e imprese caratterizzati dalla lavorazione artigianale o semiartigianale aprono le porte al pubblico e si svelano. In fondo, è una versione “dal vivo” dello storytelling, quel seducente strumento del marketing che traduce in una bella storia da raccontare anche un gesto semplice come segare una tavola di ciliegio. Il museo dell’azienda Oggioni è un luogo fortemente evocativo e dallo spiccato senso didattico: “Le scuole a volte fanno capolino nel museo ed è bello poter raccontare loro come un pezzo di legno, diventa una sedia o un tavolo – conclude Marcello Oggioni.
Per contattarlo chiamare qui 0362 994403.