Ambiente

Il 17 arriva il no-Pedemontana day in tutta la Brianza. La replica del “templare” Andrea Monti

Il consigliere regionale della Lega accusa gli ambientalisti di voler dare "uno schiaffo a migliaia di cittadini ogni giorno nel traffico". Ma apre uno spiraglio al confronto sulla D breve.

Una manifestazione contro l'autostrada nel Vimercatese

Il 17 dicembre, nei comuni delle diverse tratte brianzole di Pedemontana, sono previsti presidi contro l’autostrada, per lo più motivati da ragioni ecologiche e ambientali. Ma anche economiche e viabilistiche. Non è un movimento organizzato ma una chiamata a raccolta e una sommatoria di iniziative promosse da associazioni, liste civiche, cittadini, gruppi culturali e sostenute anche da qualche forza politica (ad Arcore il Pd locale e quello provinciale).  Lissone, Seveso, Arcore, Vimercate sono solo alcuni dei paesi in cui sono stati annunciati presidi dimostrativi. Tutti finalizzati a far sentire un forte “no” rispetto allo sbancamento di aree verdi agricole e ai costi ingenti del progetto. Un no racchiuso anche nelle mozioni che diversi Comuni stanno portando nei rispettivi consigli comunali (Villasanta lunedì 19 dicembre).
Fino alla vigilia del no-Pedemontana Day (il nome esatto, meno sintetico, è “La Brianza Viviamo Pedemontana Fermiamo”) da Regione Lombardia arriva in replica la strenua difesa dell’opera della quale il consigliere leghista Andrea Monti si è via via trasformato nel principale “templare”. Di seguito l’ultimo comunicato stampa col quale contesta l’iniziativa e la dura opposizione a un progetto che “segnerà un cambio epocale nella vita dei brianzoli, un miglioramento sensibile della qualità della loro vita. Ma in cui dice anche di aprire una porta al confronto sulla tratta D breve che definisce “l’unica modificabile”.

IL COMUNICATO

Uno schiaffo in faccia a migliaia di cittadini che ogni giorno sono costretti a subire da anni lunghissime code e ingorghi, ogni mattina per recarsi al lavoro e ogni sera per tornare a casa. Affermare che Pedemontana non serva significa vivere fuori dalla realtà: abbiamo una pessima qualità dell’aria, una pessima qualità della vita, una pessima circolazione che scoraggia il sistema produttivo a investire nel nostro territorio. Siamo a pochi mesi dall’inizio dei cantieri di una grande opera che segnerà un cambio epocale nella vita dei brianzoli, un miglioramento sensibile della qualità della loro vita. E questi sciagurati ancora tentano di bloccare il progresso solo per ideologia”.

Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti replica ai comitati ambientalisti che stanno organizzando una serie di presidi di protesta in otto Comuni interessati dalla tratta, e ai sindaci che hanno annunciato una mozione di contrarietà a Pedemontana.

“Il neo Ministro alle Infrastrutture Salvini è stato chiaro e netto: è finita l’epoca dei NO, andiamo avanti e di corsa per colmare i ritardi accumulati”, prosegue Monti. “L’unica nota positiva è che ora finalmente vedremo, nei fatti, quali forze politiche dentro e fuori al Centrodestra voteranno questa mozione che vuole cancellare tutta Pedemontana, senza più giochetti ambigui su pseudo progetti personali su singole tratte”.

“Nel frattempo, come già annunciato, ci faremo carico come Lega di raccogliere tutte le proposte di modifica e miglioramento della tratta D Breve (l’unica modificabile) assolvendo noi a quel ruolo che dovrebbe essere dei sindaci, ma che i Primi Cittadini impegnati nella campagna elettorale per la Sinistra non stanno portando avanti”, prosegue il consigliere regionale della Lega. Che conclude: “I cittadini si aspettano un dialogo costruttivo, non barricate che non portano a nulla di utile. Responsabilmente assolveremo noi anche a questo compito. Di fronte all’irresponsabilità di certa politica non possiamo che rispondere con la ragionevolezza e la serietà di chi, come Regione Lombardia, è impegnato a trovare soluzioni e non a creare ulteriori problemi ai cittadini”.

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