L’interrogazione al ministero del leghista Romeo: dov’è il prolungamento della M5 a Monza?

Richiesta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti perché il progetto parta. Matteo Salvini rassicura: la realizzazione non è a rischio.
Massimiliano Romeo presenta un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti perché supporti il progetto del prolungamento della Metropolitana 5 a Monza. Il documento chiede in particolare “quali siano le azioni che il Ministro intenda porre in essere per garantire che le amministrazioni responsabili del progetto si adoperino per rispettare le tempistiche di realizzazione dell’opera”. Da Matteo Salvini rassicurazioni sulla realizzazione.
Il lombardo sottolinea l’importanza dell’infrastruttura per il territorio, tanto più alla luce della crisi energetica e al caro carburante. Le ricadute di questi fattori, “lette in combinato disposto con gli obblighi internazionali e europei assunti in materia di transizione ecologica e di riduzione delle emissioni, portano a guardare con sempre maggiore attenzione allo sviluppo e all’implementazione di mezzi di trasporto alternativi a quello privato”.
LE RISORSE
In un simile contesto in Lombardia diviene fondamentale, dice Romeo, “il prolungamento della metropolitana M5 al comune di Monza, dalla quale, si stima, potranno essere serviti circa 210.000 passeggeri al giorno, con circa 30.000 vetture private in meno sulle strade”.
Il politico leghista sottolinea anche che le risorse sono state stanziate: “900 milioni di euro complessivi per la realizzazione dell’opera, ripartiti dal 2019 al 2027. A queste risorse si aggiungono poi i 283 milioni di euro stanziati dalla Regione Lombardia, i 45 milioni di euro complessivi stanziati dai comuni di Monza (27,5 milioni di euro), Cinisello Balsamo (13 milioni di euro), e Sesto San Giovanni (4,5 milioni di euro), nonché i 37 milioni di euro stanziati dal Comune di Milano, comune capofila per la realizzazione dell’opera”. Ma la convenzione porta la data 2019 e da allora si rilevano rallentamneti e ritardi che metterebbero a rischio la realizzazione dell’opera. Inoltre Romeo lamenta che “Non si hanno notizie certe circa l’esito della procedura di consultazione finalizzata alla redazione dello Studio di impatto ambientale ed emissione di provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR), eppure il Comune capofila ha preso l’impegno di assumere, anche mediante il soggetto attuatore, l’obbligazione giuridicamente vincolante inerente all’intervento in questione, entro il 31 dicembre 2022, pena la revoca del contributo statale (vedi articolo 6 della Convenzione)”.
Sempre Romeo ha informato con una nota che la risposta di Salvini è stata rassicurante” Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha assicurato che verranno finalmente verificate le condizioni per garantire che le amministrazioni responsabili del progetto si adoperino per rispettare le tempistiche di realizzazione, in primis il Comune di Milano”. E ancora: ” Accogliamo quindi con sollievo le rassicurazioni espresse dal ministro Salvini”.