Monza, preso il rapinatore seriale con il tatuaggio: era l’incubo dei commercianti

Era diventato l’incubo dei commercianti e, tra giugno e novembre, aveva messo a segno diversi compi in città. Arrestato a Monza il rapinatore con il tatuaggio. La Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza ha eseguito nella mattinata del 22 dicembre un’ordinanza di misura cautelare in carcere a carico di un cittadino italiano di anni 35 residente in provincia.

Il ragazzo è accusato di un furto aggravato all’interno di una tabaccheria in Monza dove aveva preso “gratta e vinci” per un valore di circa 300 euro approfittando di un momento di distrazione della titolare. Poi di una rapina ai danni di un ristorante in centro a novembre scorso dove aveva preso circa 600 euro dalla cassa e si era allontanato dal locale dopo una breve colluttazione con la donna titolare del ristorante. In questa circostanza aveva inscenato un finto ordine per cibo d’asporto e quando la donna si era spostata dalla cassa per prelevare il cibo richiesto dalla cucina, l’uomo si era avvicinato alla cassa prendendo il contante; la donna aveva così cercato di impedirgli la fuga ma l’uomo l’aveva strattonata e spintonata violentemente contro l’ingresso del locale dileguandosi per le vie cittadine.

Inoltre il 35enne è accusato della rapina presso un negozio commerciale sempre a Monza, a solo una settimana dalla precedente, dove si era fatto consegnare l’incasso di 300 euro minacciando con un coltello il titolare ultrassessantacinquenne terrorizzato.

L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile con la visualizzazione delle immagini dalle telecamere di videosorveglianza presso gli esercizi commerciali e nelle zone adiacenti, la raccolta di numerose testimonianze, l’attività di controllo del territorio cittadino anche attraverso pattuglie in borghese, hanno permesso di ricostruire la dinamica delle condotte predatorie dell’uomo e anche le sue caratteristiche somatiche tra cui spiccava un particolare tatuaggio .

L’ uomo è stato rintracciato nella presso la sua abitazione in provincia di Monza dove, a seguito della perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti alcuni degli indumenti indossati durante i furti.