Monza, Galliani: “A gennaio inizia un nuovo campionato e ci sarà un’altra classifica”

Nell’incontro di auguri di Natale con la stampa, l’amministratore delegato fa il punto sul 2022 della società biancorossa e sui prossimi mesi in cui la squadra di Palladino dovrà conquistare la salvezza.
Monza. Mancano ormai pochi giorni a Natale. Anche in tempi pieni di preoccupazioni, come quelli che stiamo vivendo tra inflazione a due cifre e tensioni internazionali, ci si può concedere un po’ di spensieratezza e di buon umore. Nel caso del Monza calcio, che sta disputando il suo primo campionato di serie A in 110 anni di storia, le sensazioni positive possono addirittura avere libero sfogo. E non solo per la vicinanza della festività più attesa dell’anno.
“Questo sarà un Natale meraviglioso, il migliore della nostra storia – afferma Adriano Galliani, amministratore delegato e vice presidente vicario del Monza, nel corso del meeting del 13 dicembre tra la società biancorossa e la stampa all’U-Power Stadium – abbiamo avuto un 2022 straordinario diviso in due parti: la prima, terminata il 29 maggio alle ore 23.12 con la promozione in serie A e la seconda, negli altri sei mesi dell’anno, in cui con 15 partite giocate e 16 punti conquistati nel massimo campionato, ci siamo, per il momento, confermati in serie A”.
Un percorso netto, quello del Monza, che però non può dare garanzie assolute per un 2023 altrettanto effervescente. “A partire dal 4 gennaio, con Fiorentina-Monza, secondo me, dopo una preparazione lunga quanto quella estiva, inizierà un nuovo campionato di 23 partite, non una ripresa di quello che si è fermato a novembre per lasciare spazio ai Mondiali – continua Galliani – per questo non si può avere idea di cosa succederà, anche in classifica, seppure poi alla fine tutto si sommerà tra quello che è stato già fatto e quel che verrà”.
SGUARDO SUL PROSSIMO FUTURO
Se le incognite, insomma, non mancano, l’obiettivo per i colori biancorossi non cambierà dopo Natale. “Vale sempre quanto è scritto nel nostro spogliatoio, cioè che dopo averci messo 110 anni per salire in serie A, non possiamo metterci 12 mesi per tornare in serie B – sostiene l’amministratore delegato del Monza – in questo campionato, quindi, puntiamo alla salvezza, poi si vedrà”.
Gennaio 2023 non sarà soltanto il mese del ritorno in campo dopo quasi due mesi di stop, ma darà anche il via al mercato di riparazione invernale. Nomi di possibili acquisti biancorossi sono già in circolazione da giorni. Soprattutto per il reparto offensivo, dove uno dei più papabili viene considerato Federico Bonazzoli, attaccante in uscita dalla Salernitana.

Ma oltre ad acquistare, probabilmente anche un rinforzo a centrocampo e uno in difesa, dove sta per tornare Pablo Marì, vittima di un incredibile accoltellamento a fine ottobre, il Monza ha soprattutto necessità di sfoltire la sua rosa fin troppo ampia di giocatori.
“Effettivamente siamo in tanti – ammette Galliani, che non si sbilancia su nuovi, possibili, giocatori – però bisogna capire che esiste una ragione chiara. Da quando c’è la proprietà Berlusconi, senza il quale il sogno della serie A non sarebbe stato possibile, abbiamo sostanzialmente avuto cinque rose diverse e ognuna ci ha portato ad arricchire l’organico”.
COSA BOLLE IN PENTOLA
Mister Palladino, che Galliani torna ancora una volta a rivendicare come scelta opportuna alla guida del Monza, imitato poi dal patron Berlusconi in persona nella serata con gli sponsor, sta preparando i suoi ragazzi in vista del ritorno del campionato a gennaio. L’amichevole di Lugano, persa dai biancorossi per 1-0, ha messo in evidenza che lo stato di forma è ancora da perfezionare.

In attesa che i prossimi giorni possano restituire ai tifosi il Monza che, prima della pausa iniziata a novembre, è stato capace di conquistare 15 punti nelle ultime 9 partite, questi sono i giorni della conclusione dei Mondiali in Qatar. Se Galliani non vuole fare pronostici sul vincitore, “un po’ tifo per i milanisti Giroud e Theo Hernandez”, esprime, invece, il suo parere sui lunghi minuti di recupero che sono stati assegnati nelle partite della rassegna iridata.
“Da appassionato di basket io sono a favore di due tempi effettivi da 30 minuti – afferma l’amministratore delegato e vice presidente vicario del Monza – nel calcio ormai si gioca troppo poco e allungare il recupero non ha la stessa efficacia del tempo effettivo perché l’approccio dei giocatori è diverso”.
Se Galliani auspica, quindi, una “rivoluzione” cronometrica nelle partite, assume una posizione conservativa nel dibattito sull’implementare le seconde squadre anche nel calcio italiano. Un sistema, istituzionalizzato da tempo in Inghilterra, ma ormai diffuso anche in Germania, Spagna e Francia, che secondo molti sarebbe fondamentale per la crescita delle giovani promesse nostrane.
“Non abbiamo leghe chiuse come nell’Nba americana – conclude Galliani – con il meccanismo delle retrocessioni e delle promozioni la vedo difficile a livello di costi e di programmazione societaria”.