‘Ndrangheta: 13 arresti per associazione mafiosa ed estorsione, manette anche in Brianza

Le attività di polizia giudiziaria sono state estese – col supporto dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – nelle province di Brescia, Bergamo, Como, Varese, Monza Brianza (Seregno), Roma, Chieti, Reggio Calabria e Siracusa
Nel corso della mattinata del 13 dicembre, il Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata e il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia della Guardia di Finanza unitamente al Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari a carico di 13 soggetti indagati a vario titolo per i delitti, tra gli altri, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e in materia di lavoro (imputazione riguardante 6 soggetti). Inoltre, è stata data esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie dell’importo di oltre 4 milioni di euro, quale profitto dei predetti delitti in materia di imposte sui redditi ed I.V.A..

Contestualmente, i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 66 soggetti (47 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 2 sottoposti all’obbligo di dimora), ritenuti responsabili – in particolare – di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria calabrese ha determinato, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive, utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, il cui valore complessivo è stato stimato in 700.000 euro.

Le attività di polizia giudiziaria sono state estese – col supporto dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – nelle province di Brescia, Bergamo, Como, Varese, Monza Brianza (Seregno), Roma, Chieti, Reggio Calabria e Siracusa, dove sono in corso numerose perquisizioni attuate anche mediante l’ausilio delle unità cinofile specializzate nella ricerca e nel sequestro di valuta (“cash dog”) della Guardia di Finanza.
I provvedimenti adottati nei confronti dei soggetti coinvolti sono stati assunti sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.