Arcore, Lissone, Seveso, Arcore, Vimercate: centinaia le persone accorse per manifestare il proprio dissenso alla nuova infrastruttura.
Oggi, 17 dicembre, nei comuni delle diverse tratte brianzole di Pedemontana, sono in corso diversi presidi contro l’autostrada, per lo più motivati da ragioni ecologiche e ambientali. Ma anche economiche e viabilistiche. Arcore, Lissone, Seveso, Vimercate, Bellusco, Usmate, Desio: centinaia le persone accorse per manifestare il proprio dissenso alla nuova infrastruttura.
Non è un movimento organizzato ma una chiamata a raccolta e una sommatoria di iniziative promosse da associazioni, liste civiche, cittadini, gruppi culturali e sostenute anche da qualche forza politica.
Tutti finalizzati a far sentire un forte “no” rispetto allo sbancamento di aree verdi agricole e ai costi ingenti del progetto. Un no racchiuso anche nelle mozioni che diversi Comuni stanno portando nei rispettivi consigli comunali (Villasanta lunedì 19 dicembre).
RACCOLTA FIRME: I BANCHETTI
Oltre a manifestare il proprio dissenso, è in corso anche la di raccolta firme con tanto di gazebo informativi. Ad Arcore si trovano in Largo Vela, Villa Borromeo; a Lesmo in piazza del mercato; ad Usmate Velate in via Vivaldi, Cascina Corrada. Per la tratta B2 i gazebo dei gruppi di Meda, Seveso, Seregno e Cesano Maderno saranno al Mercato di Seveso in via Redipuglia dalle 8.30 alle 13.30.
ASSOCIAZIONI SUL PIEDE DI GUERRA
La mobilitazione è promossa dall’Associazione Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Usmate e Velate, Legambiente Seveso, Legambiente Seregno, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano Maderno, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, ImmaginArcore, Prospettiva Civica Arcore, Meltingpot Arcore, Gas Vitale Arcore, Vivi Lissone, Seveso Futura, Un Parco per Bernareggio, Comitato Ferma Ecomostro tratta D Breve, No Pedemontana Lesmo, comitato PedemontaNO di Vimercate.
“L’intenzione di Regione Lombardia è quella di fare un’autostrada ad otto corsie che inciderà per il 66% all’interno del parco P.A.N.E. Passerà a 2,8 km dalla tangenziale est gratuita. La Corte dei Conti, nel giudizio di parifica, ha sostenuto come non sia in grado di giudicare l’effettiva sostenibilità dell’opera poichè sono impiegate ingentissime risorse pubbliche e che tale debito ricadrà interamente sulle future generazioni. Per questi ed altri motivi sulla nostra pagina social @fermaecomostro stiamo informando il più possibile i cittadini cosa che non ha fatto Regione Lombardia che invece ha omesso, non solo agli abitanti ma anche ai Sindaci del territorio, la progettazione di quest’opera che stava portando avanti dal 2021. Abbiamo anche una raccolta firme che è giunta quasi a 4.000 in 20 presidi circa” spiegano i Comitati.
I gruppi ambientalisti sono ancora di più sul piede di guerra dopo la firma del contratto per la progettazione e realizzazione della tratta B2 e C. Autostrada Pedemontana Lombarda, infatti, ha siglato il documento che prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori delle Tratte B2 e C al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild e partecipato da Impresa Pizzarotti & C S.p.A.
“L’iniziativa collegiale èuna prima risposta all’arroganza della Giunta Regionale, presieduta da Fontana, sorda ad ogni richiesta di confronto e ispiratrice della controllata società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) che ha sottoscritto con Webuild, vincitrice del bando di gara, il contratto per la progettazione esecutiva e la successiva realizzazione delle tratte B2 e C. Questo a meno di due mesi dalle elezioni regionali, con un atto che condizionerà pesantemente chi sarà chiamato a governare, chiunque esso sia. Ignorate anche le crescenti richieste di archiviazione o modifica del progetto che stanno incrinando persino la compattezza del fronte di centrodestra” proseguono i gruppi ambientalisti.
“Un progetto vecchio e che devasterà territori pregiati come il Parco PANE e quello dei Colli Briantei, portando scompiglio al Bosco delle Querce e al quello della Valle del Lambro. Ma che comprometterà anche la Rete Ecologica Regionale dell’Est, visto che già si parla di logistiche come a Usmate Velate – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Insomma soldi pubblici spesi per un progetto vecchio, problematico e costoso. Che si vorrebbe servisse per le Olimpiati 2026. Siamo al ridicolo. Si disfano aree e si mettono milioni in compensazioni per fare ciò che c’è già: alberi e boschi. Altro che opera innovati e sfidante! Un’inutile colata di cemento”.
“Il progetto della Pedemontana presenta gravi criticità, a partire dalle ricadute ambientali e sulla viabilità. Anzitutto è un’opera sovraordinata rispetto alle valutazioni del territorio. Questa è una critica che la nostra città e anche molti Sindaci hanno sempre rivolto a Regione Lombardia per non essersi messa sufficientemente in ascolto delle Amministrazioni locali (vedasi quello che oggi si sta verificando per la tratta D con quei Sindaci sul piede di guerra). Oggi ci troviamo di fronte al fatto compiuto e appreso dai giornali: la firma di un contratto per la realizzazione delle tratte B2 e C, del quale non sappiamo nulla. Parliamo per queste tratte di investimenti per 1,26 miliardi, per la cui realizzazione a detta di Pedemontana e di Regione Lombardia, non si tornerà più indietro. A questo punto dobbiamo essere determinati, cercando di ottenere risultati possibili e concreti rispetto ai temi più rilevanti per il nostro territorio. Rimanendo sul percorso che interessa le tratte B2 e C, oggetto del contratto appena siglato, è opportuno gestire la situazione nel miglior modo possibile, attraverso una impostazione pragmatica che riflette quella che è sempre stata la posizione e lo schema di Cesano Maderno e dei Sindaci che mi hanno preceduto. Le questioni più urgenti sulle quali ragionare ed impegnarci, insieme agli altri Sindaci, che sono certo condivideranno questa impostazione, riguardano alcuni punti chiave: tematiche ambientali, pedaggio e gestione traffico.Relativamente all’aspetto ambientale ritengo che le compensazioni previste ad oggi siano gravemente insufficienti, non solo per Cesano ma per tutto il tratto della B2. La realizzazione della Greenway, che doveva rappresentare il contrappeso ambientale della B2 e di tutta la tratta della Pedemontana, è stata posticipata alla fine dei lavori della tratta D, il che significa che probabilmente non la vedremo mai. Sul tema ambientale, infine, mancano ancora delle certezze anche per ciò che concerne i terreni contaminati dalla diossina” ha dichiarato il Sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca.