Le motivazioni

La Provincia MB nel Corsorzio Villa Reale e Parco? C’è chi dice no…

Il gruppo di centrosinistra Brianza Rete Comune si è astenuto in Consiglio Provinciale sulla richiesta di adesione al Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

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Concettina Monguzzi

Il gruppo di centrosinistra Brianza Rete Comune si è astenuto in Consiglio Provinciale sulla richiesta di adesione al Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. “La nostra contrarietà, in questa fase – spiega il capogruppo Vincenzo Di Paolo – non è sulla possibilità di ritorno della Provincia all’interno di questo ente, ma è sul metodo e sulle modalità con le quali si è pervenuti a questo passaggio. C’è indubbiamente una connessione tra la scelta di uscire dal Consorzio Villa Greppi e la volontà di ritornare all’interno del Consorzio Villa Reale. A nostro giudizio questo percorso è sbagliato.

“Avevamo già espresso con forza la nostra contrarietà all’uscita da Villa Greppi” aggiunge il consigliere Pietro Cicardi. “Un errore strategico fondato su questioni di carattere economico che non tengono conto delle potenzialità e del valore aggiunto che un’istituzione come Villa Greppi porta non tanto all’ente provinciale, ma all’intero territorio della Brianza, ben oltre il perimetro dei suoi confini istituzionali.”

Il consigliere Cicardi, sindaco di Triuggio, ha voluto inoltre ribadire “l’importanza di un lavoro sinergico tra Consorzi che si occupano di cultura”.

La consigliera Concettina Monguzzi ha invece richiamato le vicende degli scorsi anni legati alla presenza della Provincia all’interno del Consorzio Villa Reale. “In passato la nostra Provincia – ha ricordato Monguzzi – ha subìto uno smacco quando è stata costretta a uscire dal Consorzio, con una grave mancanza di riconoscimento istituzionale da parte degli altri soggetti, in particolare del Comune di Monza” all’epoca amministrato dal centrodestra. “La Provincia versava in uno stato finanziario disastroso e dal territorio, invece che un sostegno e un aiuto, c’è stato un rifiuto che ha portato all’uscita. Ora che ci sono i soldi sembra tutto più facile, ma in passato il territorio è stato irrispettoso nei confronti della Provincia”.

Per Monguzzi “occorre fondare le scelte non tanto su un fattore economico, ma su un fattore identitario del territorio”.

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