Rischio idrogeologico, i torrenti della Brianza “curati” dal Consorzio del canale Villoresi

15 dicembre 2022 | 09:09
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Rischio idrogeologico, i torrenti della Brianza “curati” dal Consorzio del canale Villoresi
Un intervento di pulizia lungo il torrente Molgora

Lavori per oltre 1 milione per la sicurezza e pulizia dei torrenti vimercatesi Molgora, Pissanegra e La Cava, e delle Groane Pudiga e Garbogera

Opere di ingegneria naturalistica per consolidare le sponde del Molgora a Vimercate, una scogliera in massi e la sistemazione dell’alveo a Cavenago Brianza e poi una serie di interventi nei tratti brianzoli del torrente a Carnate, Usmate Velate, Burago Molgora, Agrate e Caponago. Il taglio della vegetazione e sistemazione degli alvei dei torrenti Pissanegra e La Cava a Mezzago e Sulbiate, mentre a Limbiate i lavori hanno riguardato più tratti del Pudiga e anche il fondo del torrente Garbogera.

Non ci sono solo i fiumi a comporre il reticolo idrico che attraversa il territorio, ma ci sono anche i torrenti a svolgere un ruolo importante soprattutto quando, negli ultimi anni, ci sono violenti fenomeni atmosferici. E proprio come i fiumi più grandi, anche i tanti corsi d’acqua minori che passano dai centri abitati diventano una minaccia quando non sono adeguatamente curati per poter sostenere anche le piene. Negli ultimi anni in Brianza, come nel resto dell’area milanese, il compito di svolgere interventi di contrasto dei rischi idrogeologici connessi coi torrenti è stato assegnato al Consorzio Est Ticino Villoresi, l’ente che gestisce il canale Villoresi ma che ha anche ricevuto una serie di incarichi dalla Regione per eseguire lavori sul reticolo idrico lombardo.

E tra questi ci sono quelli che riguardano nello specifico i torrenti della Brianza. In particolare nel 2020 il Consorzio ha eseguito una ricognizione sull’asta del Molgora che ha portato a definire gli interventi prioritari per migliorare la sicurezza del torrente. Con un finanziamento di 1 milione di euro dell’Autorita di Bacino sono state realizzate opere lungo 9 tratti del Molgora e Molgoretta per una lunghezza complessiva di 35,5 chilometri tra i Comuni di Lomagna, Carnate, Usmate Velate, Vimercate, Burago Molgora, Agrate, Caponago, Gorgonzola, Cassina de’ Pecchi e Melzo.

Una serie di altri interventi sono stati eseguiti in Brianza dal 2020 al 2022 per conto di Regione Lombardia il Consorzio Est Ticino Villoresi, tra cui a Vimercate un’opera di sostegno spondale con tecniche di ingegneria naturalistica sul Molgora dal costo di 40.700 euro, mentre in prossimità del centro sportivo a Carnate la sistemazione di alveo e sponde del torrente è costata 74.500 euro. Altri 147.900 euro sono serviti per il taglio di vegetazione infestante e la pulizia degli alvei dei torrenti Pissanegra e La Cava a Mezzago e Sulbiate, e il Pudiga a Limbiate dove inoltre il Consorzio ha esteso l’intervento anche alla zona dello stabilimento Sammontana per altri 75.500 euro di lavori. Per il torrente Garbogera nel territorio di Limbiate e delle Groane gli interventi hanno riguardato la sistemazione del fondo e la realizzazione di una rampa di accesso all’alveo per altri 173.300 euro.

Il risultato degli interventi svolti in Brianza e nel resto del territorio lombardo per la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi idraulici legati all’urbanizzazione del territorio sono stati esposti martedì 13 dicembre durante il convegno dal titolo “Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi a fianco di Regione Lombardia per la Difesa del Suolo” che si è tenuto a Villa Arconati a Bollate. Un incontro in cui la direttrice del Consorzio Valeria Chinaglia ha ricordato come si sia “operato nel corso del quinquennio sul reticolo principale di Regione Lombardia, un’azione che si è configurata come un importante strumento di cura del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico in una vasta area ricompresa tra milanese e monzese”. La collaborazione tra Regione e Consorzio proseguirà e, aggiunge Chinaglia, “sono oggetto della convenzione regionale sulla difesa del suolo una serie numerosa di interventi localizzati, che mostrano come la cura del territorio debba passare attraverso una puntuale opera di prevenzione piuttosto che operare solo per la risoluzione delle emergenze”.