Preso a colpi di accetta nel parcheggio: è morto il dottor Giorgio Falcetto

Non ce l’ha fatta. Giorgio Falcetto, il medico 74enne aggredito brutalmente ieri a colpi di accetta in testa all’interno del parcheggio del Policlinico a San Donato, è morto. Disperati i tentativi di salvargli la vita: nonostante l’operazione in neuro-chirurgia, è deceduto questa sera all’ospedale San Raffaele di Milano.

Il presunto aggressore è stato individuato e bloccato ieri dai Carabinieri. I militari dell’Arma hanno trovato il 62enne, pregiudicato, a Rozzano mentre stava per salire a bordo della sua auto. L’uomo è stato condotto nella Caserma della Compagnia Carabinieri di San Donato Milanese.

I FATTI

Il medico 74enne è stato aggredito ieri a colpi di machete. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime. Il brutale episodio, avvenuto alle 10, sarebbe scattato in seguito a una banale lite di viabilità all’interno del parcheggio del Policlinico.

L’ARMA DEL DELITTO

L’aggressore avrebbe detto inizialmente ai Carabinieri di aver gettato l’arma del delitto in un tombino. Indicazioni errate dato che i militari l’hanno ritrovata nella cantina di casa. Il 62enne nelle prossime ore verrà ascoltato dal Gip. Intanto gli inquirenti stanno cercando di capire se ci fosse o meno un legame tra loro.

GIORGIO FALCETTO: LA VITTIMA

Laureato in Medicina e Chirurgia, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino nel 1970, Giorgio Falcetto, dal 1991 al 2008, era stato Primario di Chirurgia Generale nella città di Biella. Un curriculum costellato di esperienze professionali: la specializzazione in Chirurgia Generale presso Università degli Studi di Torino nel 1976; in Chirurgia Vascolare presso Università degli Studi di Torino nel 1994; in Chirurgia Toracopolmonare presso Università degli Studi di Torino nel 1989.

Il dottor Giorgio Falcetto era chirurgo presso il dipartimento di Chirurgia Generale dell’IRCCS Policlinico San Donato. Negli anni aveva acquisito esperienza nell’utilizzo di dispositivi di alta tecnologia in sala operatoria e aveva continuato ad aggiornarsi sull’utilizzo di nuovi presidi tecnologici per la prosecuzione dell’attività chirurgica.

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