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Sciopero del 16 dicembre, Cgil Monza e Brianza e Uil in piazza contro la legge di Bilancio

14 dicembre 2022 | 09:19
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Sciopero del 16 dicembre, Cgil Monza e Brianza e Uil in piazza contro la legge di Bilancio

In centro a Monza, dalle 9.30 alle 11.30, i delegati e le delegate delle due sigle sindacali spiegheranno le ragioni della protesta contro una manovra giudicata iniqua e insufficiente.

Monza. Aumento dei salari, no alla flat tax e ai condoni, una giusta rivalutazione delle pensioni e investimenti per la trasformazione digitale e la riconversione verde. Sono questa alcune delle proposte che la Cgil di Monza e Brianza e la Uil porteranno in piazza anche a Monza venerdì 16 dicembre, giorno dello sciopero generale nazionale che coinvolgerà tutte le regioni d’Italia per protestare contro la legge di Bilancio del Governo Meloni.

A piazza Roma, presso l’Arengario, nel cuore di Monza, tra le 9.30 e le 11.30, nell’ambito di una mobilitazione di quattro ore, è in programma un presidio che vedrà protagonisti le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati di Cgil e Uil di Monza e della Brianza.

Saranno proprio le delegate e i delegati delle due sigle sindacali a spiegare le ragioni di uno sciopero che riguarda tutti i settori e tutti i comparti contro una manovra finanziaria “iniqua – afferma Angela Mondellini, Segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – che non fa gli interessi di chi per vivere ha bisogno di lavorare”.

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Una legge di Bilancio da 35 miliardi, di cui circa due terzi sono destinati alle misure di mitigazione del costo delle bollette, che ha iniziato il suo percorso alla Camera in una corsa contro il tempo per arrivare
all’approvazione entro il 31 dicembre ed evitare l’esercizio provvisorio.

LE CRITICITA’

Le obiezioni di Cgil e Uil investono l’intero impianto della legge di Bilancio. “Dagli investimenti che mancano su sanità, istruzione, fisco e lavoro – sostiene Mondellini – ad una serie di norme, come il tetto al contante e il Pos, che sono operazioni di natura ideologica e di immagine”.

“La manovra finanziaria in corso di approvazione ci narra di un Paese sempre più precario con la reintroduzione dei voucher per il lavoro dove, come una sorta di Robin Hood al contrario, si toglie ai poveri per dare ai ricchi – spiega Giancarlo Pagani, Segretario generale della Uil Monza e Brianza – basti pensare alla flat tax per gli autonomi che lascia il peso di pagare l’Irpef solo ai pensionati e ai lavoratori dipendenti”.

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Altri temi su cui, secondo i sindacati, la legge di Bilancio è latitante sono i trasporti pubblici, le politiche industriali e la sanità. “Non c’è nulla per favorire la transizione energetica, sono previsti tagli alla sanità e non ci sono risorse sufficienti per il rinnovo del pubblico impiego” afferma la Segretaria generale della Cgil Monza e Brianza.

LE PENSIONI

La prima Finanziaria del Governo Meloni è attaccata dalla Cgil e dalla Uil anche sulla delicata questione della previdenza. “In un solo anno il Governo si prende 3,7 miliardi di euro dalle nostre tasche tagliando la rivalutazione delle pensioni e si accanisce contro uomini e donne che hanno lavorato duramente per una vita versando tutti i contributi” afferma Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi (Sindacato pensionati italiani) Cgil di Monza e Brianza.

“Con i nostri soldi ci finanziano la flat tax e favoriscono i furbi e gli evasori – continua – hanno smontato una nostra conquista senza alcun confronto. Per questo, pur non facendo mancare il nostro apporto alla manifestazione organizzata a Monza, ci mobiliteremo in molti dalla Brianza e alla manifestazione nazionale a Roma ci saremo anche noi”.

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LE PROPOSTE

L’insoddisfazione della Cgil e della Uil sulla manovra di bilancio è legata soprattutto al mancato accoglimento delle loro istanze. “Bisogna dare una risposta immediata in termini salariali – afferma Pagani – per questo avevamo chiesto di detassare la tredicesima e gli aumenti contrattuali, ma anche di approvare la tassa sugli extraprofitti e di costituire le basi di una vera riforma del fisco per incidere sull’evasione fiscale, che da sola vale l’importo delle finanziarie degli ultimi cinque governi”.

“Si doveva fare di più sul cuneo fiscale a favore dei lavoratori per contrastare l’inflazione galoppante che erode il potere d’acquisto – aggiunge Mondellini – per la previdenza non si è intervenuti adeguatamente sulle storture della legge Fornero e si è varata la quota 103 che riguarda poche persone, mentre l’Opzione donna assegna una pensione molto bassa”.

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La protesta, promettono la Cgil e la Uil, non avrà fine con lo sciopero del 16 dicembre. E nemmeno con l’approvazione della legge di Bilancio. “All’orizzonte abbiamo sentore di riforme che non ci piacciono – spiega la Segretaria generale della Cgil Monza e Brianza – un esempio è l’autonomia differenziata“.

Guardando avanti, alla luce del fatto che la Cisl, pur condividendo con Cgil e Uil la piattaforma nazionale di proposte sindacali, abbia deciso di non aderire allo sciopero generale del 16 dicembre, c’è anche un auspicio. “Mi auguro che ritroveremo insieme una forma di mobilitazione comune – conclude Mondellini – per portare a casa riforme ambiziose è importante che i sindacati siano uniti”.