E’ arrivato a Seregno lo scorso ottobre ma la presentazione ufficiale alla stampa ieri, 7 dicembre, nel palazzo comunale. Giovanni Dongiovanni è il nuovo Comandante della Polizia Locale. 40 anni, ha al suo attivo tre precedenti esperienze con lo stesso incarico. Da San Giuliano Milanese a Jesi, poi l’esperienza di sei mesi a Desio. Dongiovanni è entrato ufficialmente in azione al posto di Maurizio Zorzetto, trasferito al comando del Corpo intercomunale di Pordenone. Con una consolidata esperienza alla spalle in diversi comuni dell’hinterland milanese, Dongiovanni ha ricevuto importanti riconoscimenti professionali, tra cui quello di “Vittima del dovere” dal Capo della Polizia e Direttore generale della Pubblica Sicurezza perché ferito in modo grave, il 4 settembre 2010, nel corso di operazioni di polizia giudiziaria volte al contrasto del traffico e del consumo di sostanze stupefacenti.
Il giovane Comandante ha le idee chiare: il cittadino deve essere sempre al centro del nostro servizio. “La sicurezza della città è la nostra missione e lì dovremo stare. Sono nato agente di Polizia Locale e quindi ho esperienza diretta di tutto quello che c’è da fare ogni giorno, dal lavoro in strada, ai controlli di polizia commerciali nei mercati, a quelli ambientali e alle notifiche.”
LA RICETTA DONGIOVANNI: DIALOGO CON I CITTADINI E ATTENZIONE ALLE AREE DISMESSE
La “ricetta” Dongiovanni è semplice ed efficace: consoliderà le attività di controllo e la polizia di prossimità che ha insegnato a dialogare con i cittadini. Il numero uno dei vigili ha poi parlato delle azioni anti malamovida: “Interventi mirati volti a tutelare gli interessi economici dei commercianti, così come il benessere dei residenti”.
Già da stasera, giorno dell’Immacolata, gli agenti “sfileranno” per le vie del centro in alta uniforme: “Dalle 15 alle 17 si svolgerà un servizio a piedi, con tanto di sciabole, per festeggiare con i seregnesi”. E sul centro città, il Comandante si sofferma: “Stiamo presidiando ma dobbiamo implementare i controlli“.
Punto caldo le “aree dismesse”, che a Seregno coprono una superficie di 80mila metri quadrati. Tutte private, sono lo zoccolo duro della città. Il caso più eclatante la ex dell’Orto. Una storia di degrado, rifiuti e poca sicurezza che andava avanti da anni, troppi forse e che, finalmente, ora sta per giungere al sue epilogo. A partire dallo scorso ottobre, hanno preso avvio i lavori per la messa in sicurezza dell’area (in particolare, la porzione di edificio all’angolo di Corso Matteotti con via Cavour). Attuato dai proprietari dell’area, che così ottemperano all’ordinanza di messa in sicurezza adottata dal Comune di Seregno, l’intervento si concretizzerà nella demolizione parziale del manufatto. L’obiettivo primario è eliminare il pericolo di caduta di calcinacci che, da molti mesi, ha reso necessario il transennamento di una parte del perimetro dell’edificato. Nel novembre 2021, infatti, nella ex casa di proprietà della famiglia Dell’Orto, crollò il colmo del tetto con la conseguente caduta di tegole nella sottostante piazzetta-parcheggio.
“La questione delle aree dismesse è molto delicata – ha spiegato il sindaco di Seregno, Alberto Rossi – Sono tutte private e mantenerle in sicurezza è molto faticoso. Oggi sono certamente tra le nostre priorità, così come il controllo dei parchi”.
TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI AGENTI
La tecnologia darà poi una mano agli agenti. Proprio in questi giorni è stata acquistata, grazie ad una variazione di bilancio, una nuova piattaforma informatica che condurrà il Comando verso la digitalizzazione. In fase di valutazione, poi, l’acquisto di body cam e di ulteriori fototrappole di ultima generazione. Capitolo a parte sarà dedicato alla videosorveglianza, anche questa in procinto di essere implementata.
La rivoluzione digitale culminerà con il nuovo comando: sono infatti partiti i lavori alla ex Caserma della Polizia Stradale, che presto diventerà la nuova casa della Polizia Locale di Seregno.“Riportiamo un presidio di sicurezza in un posto in cui tradizionalmente c’è stato, garantendo uno spazio all’avanguardia per il Corpo di Polizia Locale” ha proseguito Rossi.
L’edificio di via Messina richiede un impegno di risorse importante perché carente di molti requisiti di base: mancano sostenibilità ed efficientamento, c’è la presenza di amianto, è inadeguata la gestione delle acque reflue. L’intervento prevede la totale riqualificazione e riorganizzazione degli spazi interni, la coibentazione delle finestrature, l’installazione di impianto fotovoltaico, il rifacimento degli spazi esterni e la dotazione di impianti tecnologici all’avanguardia per il miglioramento della strumentazione di sicurezza ed interfaccia digitale con i cittadini.
Secondo un primo cronoprogramma, il nuovo comando dovrebbe essere terminato entro la fine del mandato. Seguirà poi un periodo fisiologico per renderlo operativo.
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