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Area Snia, l’ipotesi per la riqualifica porta verso le Comunità energetiche e la rigenerazione urbana

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Varedo. L’annosa questione legata al futuro dell’area Snia giunge ad una svolta: in quella che sarà la sua graduale riqualificazione, all’orizzone si dipana anche la plausibile costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer) come pilastro di un sistema energetico resiliente e mutualistico.

Ed è proprio con questo spirito, che durante la seduta consiliare di lunedì 5 dicembre, verrà trattata la questione legata alle Comunità energetiche rinnovabili. “È nostra intenzione – spiega il vicesindaco Fabrizio Figini – promuovere la costituzione di una Cer all’interno del nostro territorio (non necessariamente all’interno dell’area Snia ndr) con il Comune di Varedo in qualità di soggetto referente”. Tradotto, il Comune presenterà la propria candidatura alla manifestazione di interesse promossa da Regione Lombardia, tramite la DGR (deliberazione della Giunta regionale) numero XI – 6270 del 11/4/22, con l’obiettivo di ottenere il supporto finanziario, quando e qualora si dovesse procedere alla progettualità.

IL CONTESTO DELLA SNIA

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Un’area di quasi 350 mila mq che negli anni di splendore ha dato lavoro a circa 7 mila persone. La sua storia è conosciuta, così come il suo presente caratterizzato da un graduale e progressivo degrado e criminalità.

A onore di cronaca gli sforzi dell’amministrazione Vergani finora si sono mossi per trovare una soluzione al problema: dopo le vicissitudini della Predium – prima società che si era aggiudicata all’asta una vasta porzione del plesso industriale, lo scorso luglio 2020 la Mg Sviluppo ha firmato il rogito. La Giunta in carica sta ora procedere con l’iter di riqualificazione, così come da Masterplan già approvato nel 2021.

I NUMERI E I DATI DEL MASTERPLAN

L’intervento di riqualificazione prevede il recupero degli edifici esistenti e di interesse storico, tramite il loro riuso funzionale, oltre ovviamente a quelle che saranno le nuove strutture. Numeri alla mano, ci sarà un’area commerciale di 7.000 m2, che si configura come porta di accesso all’intera area, oltre ad aggiuntivi 4.000 m2 di aree destinate al commercio di vicinato, come negozi, bar e ristoranti. 

Contestualmente, nella zona Ovest verso la linea ferroviaria, verranno conservati e restaurati tutti quegli edifici che venivano utilizzati come centrali termoelettriche del plesso industriale.

Questo spazio, denominato “incubatore”, conta circa 19.000 m2 e ospiterà uffici, aree dedicate al terziario, attività produttivo-artigianali, spazi per il coworking ed aree destinate alle attività hig-tech. 

In questa cornice verrà realizzato poi un parco urbano di circa 10.000mq, all’interno del quale sono previste una serie di funzioni pubbliche a servizio dei cittadini tra cui una struttura polisportiva di circa 2.600 m2. 

Nell’area a Nord verrà invece costituito un comparto residenziale di circa 47.000m2, comprendente anche un’area per i servizi assistenziale, l’housing sociale e lo studentato.

PERCHÈ UNA CER A VAREDO?

Generico dicembre 2022

In un quadro del genere, “le Cer sono una grande occasione da cogliere – spiega Hector Rodriguez, consigliere comunale del M5s Varedo – soprattutto in un momento di crisi energetica come quello che stiamo affrontando, poiché introducono e garantiscono il diritto fondamentale all’energia, senza la quale non si avrebbe una vita dignitosa. Per questo motivo come M5s di Varedo faremo di tutto per accertarci che venga costituita una Comunità energetica all’interno della Snia”.

Dello stesso avviso è Sandro Vitiello consigliere di Siamo Varedo, il quale vede nelle Cer  un’importante possibilità di sviluppo sociale. Contestualmente, ha però poi puntualizzato la contrarietà del suo gruppo al masterplan presentato dalla Giunta. Lo ritiene “uno schiaffo ai cittadini e alle attività locali. Il masterplan che andrà al voto lunedì  – precisa – è un’importate partita nella quale si giocherà il futuro di Varedo, il cui contesto viabilistico è già fortemente compromesso. La mia sensazione – conclude – è che la Giunta non guardi alle istanze dei cittadini”.

Un’opinione, quest’ultima, a cui la Giunta Vergani ha controbattuto in modo netto: “Crediamo di aver lavorato nel migliore dei modi possibili e soprattutto cercando di coniugare le visioni della proprietà con gli interessi dei cittadini”.

LA PROPOSTA DI LEGGE SULLE CER

Si tratta di un tema particolarmente sentito dal M5S, affrontato anche dai consiglieri regionali del gruppo Pentastellato. Non a caso il consigliere regionale Massimo De Rosa è il primo firmatario della Proposta di legge 153 – Promozione e sviluppo delle Comunità energetiche, approvata dal Consiglio regionale lo scorso febbraio 2022.

A Varedo, inoltre, si è parlato di Cer recentemente: lo scorso 25 novembre durante un convengo organizzato dai consiglieri regionali del M5s Marco Fumagalli, Massimo De Rosa e Marco Degli Angeli, assieme all’europarlamentare Maria Angela Danzì. Il dato di partenza è quello tracciato da Nomisma Energia, il cui report prevede rincari in bolletta tra il 60% e il 100% nel caso il Governo non intervenga in modo congruo. “Ecco il perché – hanno spiegato all’unisono dal M5s – è necessario che la Politica intervenga in modo puntuale: le Cer saranno uno strumento efficace per combattere la povertà energetica che verrà ulteriormente acuita da questa crisi”.

Al netto dell’importanza della Cer, il piano di sviluppo della Snia muoverà i primi passi con l’inizio del 2023 e procederà negli anni a seguire. Si tratta di una progettualità complessa e suddivisa in lotti, la cui conditio sine qua non sarà la bonifica dei singoli lotti. Per vederci meglio MBNews ha intervistato Enrica Busnelli, presidente della commissione Urbanistica.

INTERVISTA A ENRICA BUSNELLI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISRTICA 

Generico dicembre 2022

Il primo Masterplan è stato approvato nell’agosto 2021. Durante la commissione del 24 novembre 2022 è stato presentato l’aggiornamento. Quali sono le principali differenze e qual è lo stato dell’arte?  

“La differenza principale fa riferimento al fatto che il masterplan è stato aggiornato secondo le indicazioni fornite da Regione Lombardia e dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali e Paesaggistici, per quanto concerne gli edifici storici che in quanto tali vanno mantenuti. Sono stati poi fatti degli studi preliminari da parte dell’operatore  per quanto concerne gli studi viabilistici, l’impatto acustico, l’invarianza idraulica, lo studio agronomico del verde per la salvaguardia di alcune piante all’interno del plesso. L’esito di queste trattazioni è stata positiva ed è quindi stata recepita nel nuovo masterplan”.

Tema viabilità. Uno dei principali problemi di Varedo, soprattutto in via Umberto I. La paura delle opposizioni è che lo sviluppo logistico della Snia potrebbe aggravare la situazione. Quali soluzioni avete previsto?

“Abbiamo studiato soluzioni per risolvere il problema, cambiando anche la viabilità interna. L’amministrazione garantirà le soluzioni più ottimali per rendere meno impattante il processo di sviluppo”.

Per quanto riguarda la questione pattumiera, a che punto siamo con la sua rimozione e dove verrà destinata? 

“Le operazioni di smaltimento sono iniziate lo scorso martedì. Ci sono 3 camion i quali ogni giorno smaltiscono 25 tonnellate l’uno. I rifiuti smaltiti, verranno poi destinati ai termovalorizzatori lombardi. I costi ovviamente sono a carico della nuova proprietà. Per la fine dei lavori non possiamo garantire una data certa, ma è nel pieno interesse di tutti terminare il prima possibile”.

Rispetto alla scoperta dei rifiuti sono passati degli anni. Può riassumere quali sono stati i problemi ostativi alla rimozione e come si è adoperata la Giunta Vergani?

“I tempi lunghi sono stati quelli della Giustizia. Va infatti precisato che la pattumiera era stata sequestrata in modo preventivo e fino al disequestro le parti hanno dovuto attendere i tempi di giustizia. Una volta liberata l’area dai rifiuti, seguirà la bonifiche e la costruzione/riqualifica contestuale del plesso”.

Nel 2023 sono previsti i primi lavori per la riqualifica della Snia, quali e soprattutto è possibile ventilare una data di fine lavori?  

“Si inizierà con la parte Sud, nella quale è prevista l’area commerciale e logistico nonché con la parte Nord nella quale è prevista invece l’area commerciale urbana. Vista la vastità del plesso e la complessità degli interventi che andranno fatti, è difficile dare un’esatta data di fine lavoro. Verosimilmente, però, è lecito pensare, imprevisti permettendo, che nell’arco di 5/7 anni tutti i lavori verranno chiusi”.

All’interno della nuova area immagino si stia pensando a dei sistemi energetici green, quali? 

“Quello della riqualifica del plesso è sicuramente un progetto futuristico che prevede di abbracciare le energie rinnovabili, come ad esempio il riciclo delle acque pluviali. L’energia è quindi un tema presente nei progetti di riqualifica: del resto il futuro del mondo è a cuore di tutti e visto che siamo tutti potenziali genitori, in tal senso è doveroso avere un occhio lungo” 

 

 

 

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