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Un mobility manager per Monza

15 dicembre 2022 | 17:47
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Un mobility manager per Monza

Si tratta di un professionista importante per le pubbliche amministrazioni e le imprese che hanno molti dipendenti. Obiettivo, ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro e organizzare una mobilità sostenibile. L’idea è quella che il comune di Monza ne abbia uno.

Monza. Potrebbe arrivare nel 2023, o comunque all’interno del mandato Pilotto, un mobility manager, la figura introdotta con decreto-legge 19 maggio 2020 (e aggiornato nel DL 12 maggio 2021) che ha il compito di promuovere e realizzare interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone, anche collaborando all’adozione del piano di mobilità sostenibile. A dirlo è l’assessora alla mobilità del comune di Monza Giada Turato, che ieri 14 dicembre, ha partecipato alla serata dedicata alla mobilità organizzata dalla consulta di Triante.

L’introduzione della nuova figura rientrerebbe nelle operazioni di svecchiamento e modernizzazione della struttura comunale. Non solo, la figura si incontrerebbe con l’idea sulla mobilità che l’assessora Turato ha anticipato qualche settimana fa a MBNews per cui “sono in corso ragionamenti ampi volti a costruire un nuovo tipo di mobilità”.

Ma chi è un mobility manager? Si tratta di una figura specializzata nella gestione della domanda e nella promozione della mobilità sostenibile per gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente. Identifica inoltre il piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL), che costituiscono lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente col fine di ridurre il traffico dei veicoli privati . Tali piani risultano obbligatori per imprese e PA con singole unità locali con più di 100 addetti in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia o in un comune con oltre 50 mila abitanti.

Per le amministrazioni avere un mobility manager conviene: secondo le indicazioni dell’ex Ministero della transizione ecologica (oggi dell’ambiente), infatti, verrà assegnata una premialità ai Comuni che presenteranno un progetto derivante dalla integrazione e dal coordinamento di più PSCL relativi al proprio territorio.

“Anche se a volte sembra che l’amministrazione sia ferma, vi posso assicurare che non è così – spiega l’assessora Turato. – Nel nostro programma di mandato abbiamo diverse priorità, e sulla mobilità ciclabile resta sempre viva quella di “unire i punti”, ovvero collegare quei tratti ciclabili che oggi sono sconnessi. La mobilità sostenibile resta una priorità e con essa anche rendere la città meno “autocentrica””.