
Sono stati condannati con pene fino a sette anni, i ragazzi accusati di aver partecipato alla rissa a Pessano con Bornago, a settembre del 2021, in cui perse la vita Simone Stucchi
Sono stati condannati con pene fino a sette anni, i ragazzi accusati di aver partecipato alla rissa a Pessano con Bornago, a settembre del 2021, in cui perse la vita Simone Stucchi, 22enne di Vimercate. Sono stati processati con rito abbreviato davanti al gup di Milano Fiammetta Modica.
Il giudice ha riconosciuto per quattro imputati anche l’accusa contestata di concorso nell’omicidio. Altri due imputati di omicidio sono a processo in Assise, mentre per 5 minorenni, tra cui il presunto accoltellatore, è in corso il procedimento davanti ai giudici minorili.
In tutto 19 maggiorenni (di cui 7 destinatari di custodia in carcere e 12 agli arresti domiciliari), con l’accusa a vario titolo, di concorso in omicidio, rissa aggravata, lesioni personali, detenzione illecita di sostanza stupefacente, tentata estorsione in concorso e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
I militari hanno ricostruito il profilo delle due gang giovanili delle quali, la prima (che ricomprende i presunti autori dell’omicidio), che operava a Pessano con Bornago, composta da 14 giovani, tra cui italiani, stranieri e italiani di seconda generazione, tra i 16 e i 24 anni, per lo più studenti; la seconda, attiva a Vimercate, composta da 13 individui, tra i quali italiani, stranieri e italiani di seconda generazione, di età comprese tra i 18 e i 24 anni, per lo più studenti, disoccupati o operai.
Il movente della rissa sarebbe così da ricondursi a una controversia insorta in merito a una partita di droga, ceduta nell’estate del 2021 da un appartenente al gruppo di Pessano con Bornago a un sodale della fazione di Vimercate, dietro un corrispettivo di € 800 in banconote rivelatesi poi false, generando il risentimento del gruppo.