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Ad Arcore farmacie in fibrillazione per la carica degli “orfani di medico”

25 gennaio 2023 | 18:23
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Ad Arcore farmacie in fibrillazione per la carica degli “orfani di medico”
La farmacia di via Gilera

Dal giorno 1 febbraio quattro nuovi dottori entreranno in servizio e si potrà presentare richiesta. Ma gli assistiti rimasti a piedi sono 6mila.

“Forse è meglio se ci chiama lei – dice il farmacista al cliente che deve ritirare un farmaco tra qualche giorno – la settimana prossima saremo invasi”. A parlare è Matteo Gianotti, titolare della farmacia Centrale di via Casati. Allude al giorno 1 febbario, quando prenderanno servizio quattro nuovi medici di base e il popolo degli orfani di medico si precipiterà a fare domanda. Sono quasi 6mila persone e le quattro nuove dottoresse potranno assorbirne solo 4mila. Ci si prepara a un vero assalto alle farmacie soprattutto da parte delle persone non giovani, meno avvezze agli altri canali possibili per la scelta del medico di base: il sito Ats Monza e Brianza o il fascicolo sanitario (tramite spid).

PIANO D’AZIONE

Generico gennaio 2023

Gianotti ha messo a punto un vero piano d’azione: “ci stiamo organizzando con doppi turni e dedicheremo un ingresso laterale solo a questa funzione, lo stesso che si usava per i tamponi Covid. E dirotteremo lì tutte le persone che arrivano a questo scopo per poter continuare la normale attività operativa all’interno”. Premure tutt’altro che fuori luogo, stando alle spie già evidenti: “in questi giorni arrivano anche 100 cittadini al giorno solo per chiedere informazioni su questo argomento – riferisce Gianotti – passiamo certamente più tempo a rispondere a queste domande che nella consueta attività”. La farmacia Centrale peraltro è distante un solo piano dall’ambulatorio che verrà occupato dalle quattro dottoresse a partire dall’1 febbraio, in via Casati.

FARMACIA DI VIA GILERA

arcore farmacie

Stessa aria si respira nella farmacia di via Gilera: “le persone hanno già iniziato a venire qui, sperando di poter già presentare la richiesta – raccontano i farmacisti – abbiamo dovuto esporre il cartello per avvertire in modo immediato che la procedura non è possibile prima dell’1 febbraio”. La direttrice Daniela Tavarone informa che “avremo una postazione dedicata con il computer abilitato a questa procedura. Ma ci aspettiamo un mare di gente, ci sono persone che hanno già annunciato di voler piantonare l’ingresso dalle 7 del mattino. Noi apriamo alle 8.30. Ci vorrà pazienza”. Ci si aspetta un po’ un’odissea, insomma, per le farmacie ma anche per gli assistiti, plausibilmente a maggioranza di anziani. Al momento non sembra sia prevista alcuna corsia preferenziale in base all’età o a patologie particolari o alla disabilità, ma pare che proprio in questi giorni Ats Monza e Brianza stia valutando eventuali modifiche, considerata l’eccezionalità della situazione. “Siamo in contatto con i funzionari di Ats – ha spiegato Tavarone – e attendiamo che ci forniscano indicazioni in questo senso. Si sta valutando la possibilità di introdurre criteri prioritari per soggetti fragili o per età ma non ci è ancora stata comunicata conferma e neppure quali sarebbero le modalità operative”.

LA SITUAZIONE

Il tema è molto sentito: 6mila assistiti che si devono accontentare della guardia medica (ambulatori medici temporanei di Cascina del Bruno e Bernate) sono come un paese nel paese. L’arrivo delle quattro specializzande, dopo un rodaggio organizzativo, porterà ossigeno e alleggerirà gli ambulatori temporanei che potranno guadagnarci in funzionalità, riducendo l’utenza a un terzo delle persone. Quelle che arriveranno tardi per i 4mila posti disponibili. L’ottica organizzativa delle dottoresse, vicina alla medicina di gruppo, porterà altri vantaggi come l’apertura dell’ambulatorio il sabato mattina per le urgenze. Unico neo: la concentrazione delle professioniste nello spazio di via Casati lascerà sguarnita la zona di Bernate i cui anziani dovranno fare più strada per raggiungere il medico di quella che facevano con i dottori pensionati Mario Acquati e Alberto Penati.